Pestaggio di Arturo, il secondo indagato si difende: «Non c’entro niente, controllate bene le immagini dei video»


Dice che non ha fatto niente. Dice che quella sera non ha pestato Arturo insieme ai suoi amici, riducendo il ragazzino in fin di vita. Questa mattina il 16enne arrestato con l’accusa di tentato omicidio, in concorso con un 15enne già arrestato e con altri due minori non ancora identificata, è comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Napoli per affrontare l’interrogatorio di garanzia. Il minorenne ha scelto di rispondere alle domande e ha professato la sua innocenza: «Io non c’entro niente. Quella sera non aveva la felpa ma un giubbotto. Quando mi hanno fermato gli agenti della polizia mi hanno visto come ero vestito. Avranno sicuramente notato che io avevo la barba. C’e’ un video che uno dei ragazzi che avete indagato ha sul suo cellulare. Lo ha girato per gioco e si vede benissimo che eravamo da un’altra parte», ha detto il 17enne. L’arrestato è sospettato di essere uno dei due aggressori che hanno usato il coltello contro Arturo. L’aggressione avvenne il 18 dicembre scorso in via Foria: Arturo venne quasi sgozzati con un fendente che ha trapassato il collo, ricucito poi dai medici con 40 punti di sutura.

mercoledì, 7 Marzo 2018 - 22:40
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