De Luca e De Magistris fingono di litigare ma sulle poltrone scoppia l’amore: il caso della IV Municipalità

di Carlo Tarallo

Attacchi incrociati, polemiche roventi, sacchetti della spazzatura che svolazzano. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non sono mai stati così clamorosamente in guerra. Ma quando dai sacchetti si passa alle poltrone, la musica cambia e i due ballano il minuetto come se niente fosse. Mentre assistiamo a questo complessivamente non edificante duello rusticano, infatti, la quarta municipalità di Napoli, “città” di 100.000 persone nel cuore del centro cittadino (comprende S. Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale) sembra un rione delle Isole Lofoten. Il presidente che governa questa municipalità, Giampiero Perrella, è infatti un esponente dell’ala deluchiana del Pd. Eletto a capo della coalizione di De Magistris, è passato armi e bagagli nel Pd pochi mesi fa, quando la rottura tra De Magistris e il “capo corrente” di Perrella, David Lebro, ha portato la pattuglia intera ad aderire al Pd e in particolare a caratterizzarsi come pretoriani di De Luca in persona. Mentre in altre municipalità, dopo la piroetta di Lebro, i suoi assessori di riferimento sono stati defenestrati, Perrella non si è mosso dalla sua poltrona. Continua a governare, come se niente fosse, la municipalità al centro di Napoli, in grande sintonia con la sua vice, Paola Pastorini, di Dema, i suoi assessori di Dema e sostenuto da una buona decina di consiglieri vicini a Dema o iscritti a Dema. Incredibile a dirsi, alcuni di questi consiglieri, i più esuberanti, avrebbero anche partecipato ai recenti cortei contro De Luca. Lo stesso De Luca che è il leader politico di Perrella nel Pd, che fa il presidente con i voti di Dema. Per inciso: ci sarebbe anche una contraddizione clamorosa per il Pd napoletano, ma preferiamo non infierire. I soliti maligni sostengono che sfiduciare il presidente manderebbe tutti a casa, destra, centro, sinistra, deluchiani e arancioni, e quindi addio indennità, e quindi meglio fare finta di niente. Le poltrone puzzano molto meno dei sacchetti di spazzatura e sono più difficili da lanciare e (da lasciare).

giovedì, 29 Marzo 2018 - 14:48
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