Aggredita e minacciata dall’ex marito: «Qualcuno mi aiuti, so che mi ammazzerà» Il dramma di una donna di Torre del Greco

Torre Annunziata Tribunale
di Dario Striano

«Ho incontrato il pubblico ministero Maria Benincasa per presentargli la gravità della situazione. E per chiedere sostanzialmente un ordine di allontanamento per quest’uomo, instabile mentalmente, oltreché una richiesta di protezione speciale per la vittima, che si concede in casi di assoluta emergenza». Chi parla è Alexandro Maria Tirelli, di professione avvocato penalista. O meglio uno dei più noti penalisti italiani, il cui studio legale si occupa prettamente di casi legati alla criminalità organizzata in tutto il mondo. Questa volta la toga partenopea però è impegnata in quello che lui stesso ha definito «un caso diverso», perché non se l’è sentita di «sottrarsi alla richiesta di assistere una donna», una cittadina italopolacca, che ha denunciato l’ex marito di Torre del Greco per stalking. «Perchè questo è un caso limite», ha detto il legale, «che rischia di sfociare in un altro femminicidio se non si interviene in tempo». E così l’avvocato racconta la storia di Maria (nome di fantasia), cittadina italiana a tutti gli effetti ma nata in Polonia 36 primavere fa e oggi residente al Nord, in Lombardia. Una storia di presunte violenze e minacce subite dall’uomo che fino a poco tempo prima aveva amato con tutta sé stessa. L’uomo che aveva sposato nel 2013, da cui aveva avuto 3 figli e «con cui aveva convissuto sino al settembre 2017 in una villetta a Torre del Greco». Quella presso cui si sarebbe consumato l’ultimo episodio di violenza – poi denunciato al pm oplontino – datato 26 aprile 2018. Pochi giorni fa dunque, quando la donna sarebbe andata a trovare l’ex «che le aveva sottratto con l’inganno due dei suoi figli dalla residenza lombarda». Un incontro che «seppur fosse stato concordato con il marito», sarebbe sfociato in una furiosa lite. L’uomo infatti – stando a quanto ha denunciato la donna – si sarebbe «impegnato a dormire presso l’appartamento della madre sovrastante» in modo da permetterle di «trascorrere la giornata con i miei due bambini». Ma sin da subito avrebbe impedito alla moglie di vedere uno dei due figli («trascinato fuori di casa con la scusa di una visita medica al solo fine di non consentirmi di stare con lui») e persino di uscire in tranquillità dall’abitazione. «Mio marito – si legge nella denuncia – aveva fatto porre una guardia giurata a controllo della mia persona». Quando la giovane avrebbe chiesto spiegazioni sul perché della presenza del vigilante, il marito l’avrebbe «aggredita, malmenata, strattonata e colpita con forza, rompendole il cellulare e l’altro telefonino da cui stava riprendendo la scena» – ora impressa in un video consegnato alla procura di Torre Annunziata. Il tutto «sotto lo sguardo della guardia giurata» che non solo non avrebbe «mosso un dito in difesa» della donna «nonostante le richieste d’aiuto». Ma addirittura addirittura si sarebbe «voltata dall’altra parte fingendo di non vedere». «L’aggressione, seppur molto violenta – ha continuato Maria nella denuncia – non mi ha vulnerato nel senso delle lesioni ma sono sbattuta 3 volte sul selciato e ho vari lividi sul braccio». Soltanto con l’arrivo dei carabinieri l’uomo («che pesa almeno 120 chili») si sarebbe calmato. Circostanza che non avrebbe calmato invece Maria, «rifugiatasi subito dopo in un centro antiviolenza, dopo esser fuggita di corsa da quella casa per paura». Paura di «essere ammazzata». Perché quell’uomo che aveva in passato tanto amato, «soffre problemi di natura psichiatrica, un gravissimo disturbo nella sfera comportamentale», che lo costringe alle cure presso un noto specialista di Torre del Greco. «Più volte mi ha detto che diventerà vedovo ma non divorziato – ha denunciato la donna – o che manderà il mio corpo in pezzettini in Polonia». Particolari che assieme ad insulti e manie persecutorie accaduti in passato sono stati rappresentati dal legale Tirelli al pubblico ministero nella giornata di ieri. «In modo che nessuno possa dire “Io questa storia non la conoscevo” – ha detto l’avvocato – In modo che qualcuno presto, come mi auguro, incominci a prendere seri provvedimenti in attesa di un eventuale processo».

giovedì, 3 Maggio 2018 - 07:30
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