Case fittate ai migranti, la Tari si paga di più: Savona e il ‘modello’ Lega

Matteo Salvini (foto Kontrolab)
di Danio Gaeta

Tasse più care per chi affitta case ai migranti con aliquote che sfiorano quelle pagate dalle strutture alberghiere che però guadagnano con il servizio ricettivo. E’ quanto è stato deciso nell’ultimo consiglio comunale di Savona dove è passata la mozione presentata dalla Lega (come riporta il quotidiano La Stampa). L’effetto Salvini, dunque, inizia a farsi sentire in tutta Italia. La decisione arrivata da Savona, tuttavia, non è la prima di questo tipo in Italia. Il primo, infatti, è stato il sindaco di Pontivrea dove questi appartamenti vengono tassati come attività extra alberghiere (b&b, affittacamere o case vacanze) e non come residenze private. La mozione della Lega – si apprende dall’articolo de La Stampa – fa riferimento anche ad una responsabilità penale a carico di chi gestisce i migranti, nel caso di atti illegittimi di questi ultimi.  Chissà cosa ne pensano a Napoli di questa decisione dove, in alcuni rioni, c’è un vero e proprio allarme migranti. Basta fare una passeggiata al Vasto per vedere la presenza sul territorio di tantissimi stranieri, soprattutto africani, molti dei quali ospitati in case affittate per poche centinaia di euro al mese. Nessuno ne sa nulla, anche perché tutti i fitti si fanno senza alcun contratto sottoscritto.  «Adesso basta, siamo arrivati al punto di non poter più uscire da casa. Abbiamo paura e se qualcuno chiede un po’ di silenzio viene anche insultato». E’ il grido di allarme che arriva dai cittadini del Vasto. «Noi non siamo razzisti – hanno in più di un’occasione precisato dal comitato civico del quartiere Orgoglio Vasto – ma tutti devono rispettare le regole, anche gli extracomunitari».
A far riaccendere i riflettori sui problemi del quartiere, che ormai sono diventati cronici, sono stati gli ultimi episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi giorni con risse, aggressioni e ferimenti. Anche la Lega, su sollecitazioni delle associazioni e dei comitati per la tutela e il decoro della zona che si trova alle spalle di piazza Garibaldi, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica sul degrado e il pericolo per la sicurezza pubblica. Nella denuncia, a firma della segretaria cittadina della Lega, Simona Sapignoli e della responsabile per l’Immigrazione, Rosanna Ruscito, si evidenziano gravissime irregolarità in materia di locazioni, somministrazioni di alcolici, occupazione abusiva di suolo pubblico, disturbo alla quiete pubblica, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione. «Le aree maggiormente a rischio sono state individuate nella zona comprensiva tra il Vasto e Porta Capuana, in particolare in via Venezia, dove ogni sera si riuniscono numerosi cittadini extra-comunitari per il consumo e la vendita di alcolici. – aveva detto al momento dell’esposto Giancarlo Borriello, portavoce regionale della Lega – Abbiamo individuato e circostanziato casi particolari che riteniamo meritevoli di accertamenti da parte della magistratura, della Guardia di Finanza e della Asl». Chissà se anche nel caso del Vasto non possano essere prese iniziative simili a quelle di Savona. «I residenti del quartiere, ogni giorno, disperati, ci segnala risse, spaccio di droga e minacce varie a chi chiede silenzio in orari notturni – aveva detto Borriello – la Lega, è un partito da sempre vicina ai territori, anche al sud, dopo la grande affermazione nazionale, la gente ci chiede risposte. a». Il Vasto, tuttavia, non è l’unica zona dove il problema dei migranti irregolari è sentito. Altre zone ‘limite’ sono quelle della fascia costiera del Giuglianese e le zone di Licola proprio tra Giugliano e Pozzuoli. Situazioni confermate da recenti attività di polizia.

venerdì, 8 Giugno 2018 - 21:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA