Aggressione ad Arturo, al via il processo ai 3 minori: accusati di tentato omicidio


Uno ha confessato. O meglio, ha riversato sugli altri la responsabilità di quella brutale aggressione che solo per un caso fortuito non è sfociato in tragedia. Gli altri, invece, non vogliono saperne di raccontare cosa accadde quella notte del 18 dicembre dello scorso anno in via Foria.
Questa mattina tutti e tre i ragazzini arrestati per l’aggressione di Arturo compariranno in aula per rispondere dell’accusa di tentato omicidio. Processo con rito abbreviato per tutti. Hanno tra i 15 e i 17 anni, e tutti e tre sono stati riconosciuti da Arturo in fase di incidente probatorio. Due indagati sono ancora detenuti in un istituto di pena minorile, mentre P.C., meglio conosciuto come ‘o nano, è attualmente ai domiciliari in comunità, quella comunità nella quale si è fatto girare un video da un compagno – poi finito sui social – mentre parlava in modo divertito e beffardo dell’ipotetica condanna che avrebbe rimediato per l’aggressione ad Arturo. Il caso sollevato da Stylo24.it è diventato anche oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole di Forza Italia Paolo Russo. Un quarto ragazzino, invece, non è stato incriminato perché non imputabile. Il branco, come ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli che hanno condotto le indagini, aggredì Arturo quasi senza motivo. I quattro ragazzini lo avvicinarono chiedendogli l’ora e poi invitando a seguirli. Ma quando Arturo rifiutò scattò la vile aggressione. Due di loro colpirono con i coltelli. Lo colpirono all’addome e uno lo prese di spalle e gli tagliò la gola. Arturo arrivò in ospedale in gravissime condizioni ma per fortuna si salvò. Da quel momento la mamma di Arturo, Immacolata Iavarone, sta conducendo una vera e propria battaglia contro le aggressioni commesse dai ragazzini.

mercoledì, 4 Luglio 2018 - 09:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA