Raccomandazioni nelle Asl e nei concorsi, ai domiciliari il Governatore Pittella (Pd) della Basilicata. Il gip: «Politici sciacalli»

Marcello Pittella (Pd)

E’ cominciato tutto con un banale esposto presentato dal dipendente di una ditta fornitrice di servizi che non aveva ricevuto la sua quota di Tfr. L’uomo chiedeva semplicemente di indagare sul perché gli venisse negato quanto maturato. Ma alla fine le indagini della procura della Repubblica si sono allargate ad ombrello ed hanno finito col disegnare un quadro di corruzione e raccomandazioni che stamattina ha creato un vero e proprio terremoto politico. Il Governatore della Regione Basilicata Marcello Pittella, in quota Partito democratico, è stato sottoposto ai domiciliari. Le accuse contestate sono di falso e abuso d’ufficio. Ma a creare più scalpore sono le parole con le quali il giudice per le indagini preliminari Angela Rosa Nettis del Tribunale di Matera motiva la decisione di emettere una misura cautelare nei confronti del politico. Pittella, scrive il gip, è il deus ex machina di una «distorsione istituzionale» che ha portato all’«asservimento della funzione pubblica a interessi di parte su sollecitazione di una moltitudine di questuanti». Per dirla più semplicemente, la procura contesta a vario titolo agli indagati (oltre a Pittella altre 20 persone sono finite ai domiciliari) di aver inquinato il sistema sanitario regionale attraverso assunzioni figlie di raccomandazioni nonché di aver manipolato concorsi a favore di determinate persone. Questo «non solo al fine di ampliare il consenso elettorale – prosegue il gip – ma anche allo scopo di ‘scambiare’ favori politici di pari schieramento che governano Regioni limitrofe, come è il caso della Puglia e della Campania». Pietro Quinto, attuale commissario dell’Azienda sanitaria di Matera, è ritenuto «il collettore delle raccomandazioni che promanano» dal presidente della Regione Basilicata, Pittella. Quinto – secondo gli inquirenti – «intrattiene significativi rapporti con altre figure politiche e religiose di spicco». A lui sono stati contestati i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti.
Il quadro finale che ne viene fuori, a dire del gip, è vergognoso: «La politica nella sua sempre più fraintesa accezione negativa e distorta, non più a servizio della realizzazione del bene collettivo ma a soddisfacimento dei propri bisogni di locupletazione e di sciacallaggio di potere e condizionamento sociale».

maga

—>>> Domani approfondimenti sul quotidiano digitale di Giustizia News24, 14 pagine da leggere da pc, tablet e cellulare: approfondimenti, cronaca, giustizia, cultura. Il nuovo giornale tutto digitale che ti aspetta. Per abbonarsi basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’

venerdì, 6 Luglio 2018 - 13:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA