Napoli Servizi, è scontro in Assise L’opposizione: «Non c’è democrazia» Maggioranza spaccata lascia l’aula

Palazzo San Giacomo
Il Comune di Napoli
di Danio Gaeta

Circa 1700 posti di lavoro da salvare e un contratto già sottoscritto per la gestione del patrimonio comunale. Della delibera di affidamento, però, non c’era traccia – sino a lunedì – sull’albo pretorio del Municipio. Il caso Napoli Servizi, società in house del Comune di Napoli, è esploso nel corso del consiglio comunale di ieri. Nessuna sorpresa. Alcuni consiglieri di opposizione, tra cui David Lebro e Diego Venanzoni, già avevano annunciato battaglia. Ciò che non era attesa, però, è stata la reazione della maggioranza che, ancora una volta, ha lasciato l’aula lasciando sindaco e giunta in compagnia di pochi intimi. Il risultato? Consiglio comunale sospeso per mancanza del numero legale dei presenti. La seduta di ieri è iniziata ‘male’ con le opposizioni sulle barricate contro il mancato passaggio in aula della delibera sul nuovo Contratto di servizio stilato tra il Comune e la Napoli Servizi per la gestione del patrimonio. «Da parte dell’amministrazione – ha detto il consigliere David Lebro de La Città – c’è il reiterato disprezzo per l’aula che si manifesta anche oggi (ieri per chi legge, ndr) con la decisione di parlare di patrimonio senza che il Consiglio abbia discusso del nuovo Contratto di servizio». Ci è andato giù pesante anche il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Brambilla che, nel corso della seduta ha affermato che «la Giunta scientemente scavalca il Consiglio». (L’articolo continua… E’ disponibile sul numero di oggi, 25 luglio, del quotidiano digitale. Per leggere i nostri servizi basta abbonarsi accedendo alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’) . 

 

mercoledì, 25 Luglio 2018 - 08:38
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