Nella bozza del decreto ‘Cura Italia’ approntato dal Governo ci sono anche provvedimenti per il settore della Giustizia. Stando alle anticipazioni emerse, è previsto il rinvio delle udienze non urgenti fino al 15 aprile 2020 (in un primo momento era stato prorogato fino al 22 marzo), e contestualmente sono sospesi i termini: le disposizioni si applicano a tutte le udienze civili e penali.
Il nuovo pacchetto di misure aggiorna quindi quello che era già stato approntato nelle scorse settimane tenendo conto del fatto che l’emergenza legata al Coronavirus è in costante evoluzione e ha già portato al varo di altre norme come quelle contenute nel decreto ‘Io resto a casa’. Il termine di rinvio-sospensione è dunque prorogato al 15 aprile e dal 16 aprile i capi degli uffici giudiziari potranno adottare le disposizioni per evitare gli assembramenti nelle aule di giustizia (dal rinvio alle fasce orarie).
Importante sottolineare come questo intervento del Governo ampli la ricaduta dei precedenti a tutte le udienze civili e penali ed è dilatata la sospensione al di là della pendenza del procedimento. In questo modo si aggirano i dubbi interpretativi che erano emersi. La sospensione è dunque estesa anche agli atti introduttivi del giudizio, quando ne è previsto un termine.
In ambito penale si stabilisce il blocco del decorso della prescrizione e viene stabilita la sospensione dei termini di durata massima delle misure diverse dalla custodia cautelare (articolo 308 del Codice di procedura penale) per il tempo in cui il procedimento è rinviato, così come già disposto in materia di termini di durata della custodia cautelare. Prorogate le sessioni delle Corte di Assise in corso, sino al 30 giugno 2020.
Per quanto riguarda il tributario, fino al 15 aprile vengono sospesi i termini per la notifica del ricorso in primo grado davanti alle Commissione tributarie ed il termine di mediazione previsto dal decreto legislativo 546/92. Infine viene introdotta una misura per sostenere economicamente i giudici onorari che con questo blocco delle udienze sono penalizzati. A loro, in base a quanto emerge dalla bozza, saranno destinati 700 euro al mese per tre mesi.
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lunedì, 16 Marzo 2020 - 11:17
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