Avvocati, Campora ‘straccia’ i due rivali e diventa il presidente della Camera penale di Napoli | L’intervista

Campora Marco
L'avvocato Marco Campora
di Manuela Galletta

Una vittoria schiacciante. Marco Campora vince, anzi stravince, la prova di maturità ‘politica’ nell’avvocatura e strappa il titolo di presidente della Camera penale di Napoli in una insolita tornata elettorale e in un complicato momento storico per il mondo forensee.

Con 145 preferenze, Campora – che in passato ha ricoperto le cariche di tesoriere nel direttivo di Cerabona e segretario nel direttivo Belloni – si impone sul presidente uscente, Ermanno Carnevale, che ha tentato il bis e su Gaetano Balice, messosi a capo di una lista tutta sua dopo avere fatto parte, sino a settembre, del direttivo Carnevale con la qualifica di segretario. Carnevale ha incassato 89 voti, mentre Balice si è fermato appena a 50 voti. Un risultato netto per il quale Campora ringrazia «tutti coloro che hanno partecipato questa competizione, ma soprattutto il mio maestro Domenico Ciruzzi e Attilio Belloni, e il professore Alfonso Furgiuele che ha creduto in me, che mi ha sostenuto in questo momento».

Con Campora entra nel direttivo tutta la sua squadra (a Napoli si procede con il meccanismo della lista bloccata): Angelo Mastrocola è il nuovo segretario, Errico Frojo ha l’incarico di tesoriere mentre i consiglieri sono Marco Bello, Valerio Esposito, Guido Furgiuele, Claudia Milano, Raffaele Minieri e Leopoldo Perone. Per il collegio dei probiviri ci saranno Pasquale Coppola, Domenico Di Criscio e Giovanni Battista Vignola.

Il direttivo resterà in carica due anni. E, almeno i prossimi mesi, saranno assai complicati: la pandemia di Covid-19 si è abbattuta come uno tsunami anche sulla Giustizia, ritrovatasi senza un vero timoniere (il ministro Bonafede ha scaricato ogni responsabilità organizzativa sui capi degli uffici giudiziari lavandosene le mani), ha ridotto la capacità lavorativa degli avvocati e, soprattutto a Napoli, ha creato spesse volte occasioni di forte malcontento da parte dei penalisti nei confronti delle scelte dei capi degli uffici giudiziari in merito all’adozione di alcune misure antic-Covid all’interno del Palazzo di Giustizia. Uno scenario delicato con il quale la nuova Camera penale dovrà confrontarsi.

Avvocato Campora, anzitutto auguri. Il risultato è stato netto.
«Sì, è così. Sono molto soddisfatto e sono molto orgoglioso, onorato di rappresentare i penalisti in questo momento…»

Un momento complicatissimo, senza precedenti, per la classe forense…
«Purtroppo sì e le criticità con le quali siamo chiamati a confrontarci sin da subito sono numerose»

Che Camera penale sarà quella da lei guidata?
«Sarà una Camera penale inclusiva. Oggi più che mai servono unità e coesione: solo così si potranno raggiungere obiettivi importanti. Ma soprattutto sarà una Camera penale che diverrà punto di riferimento importante per i giovani avvocati che vivono gravi disagi. E sarà anche una Camera penale che tornerà al centro del dibattito politico-culturale di questa città»

Quale sarà l’approccio della Camera penale con le disfunzioni create dalla pandemia e da una gestione assai contestata dal mondo forense?
«E’ un momento critico per tutta l’avvocatura, soprattutto per i penalisti. Vi è una disorganizzazione amministrativa del Tribunale è colpa della pandemia in corso e anche del ministero della Giustizia che è stato assente nella gestione delle criticità. Da parte siamo pronti a dare un valido contributo per cercare di creare una maggiore organizzazione all’interno del Tribunale, perché gli avvocati sono in grave disagio».

I primi problemi da affrontare?
«Le aule sono piene. E questo non va bene. Non si riesce a garantire il distanziamento ed è urgente ridurre il pericolo di assembramento. Bisogna tutelare la salute degli avvocati e al tempo stesso garantire la possibilità di svolgere il proprio lavoro».

Ci sarà dunque un dialogo aperto con i capi degli uffici giudiziari?
«Cercheremo di dare un contributo ai capi degli uffici ma in maniera ferma e sempre nell’interesse della classe forense. Va garantito il diritto di difesa dei cittadini e su questo non faremo passi indietro»

Diritto di difesa dei cittadini… che posizione avrà la Camera penale di Napoli rispetto alle novità introdotte proprio durante il Covid? Pensiamo, ad esempio, alle udienze da remoto (nelle forme consentite)…
«Noi siamo contrari al processo da remoto. Il processo si deve svolgere nelle aule. Vigileremo fortemente affinché non si instaurino delle prassi che non condividiamo: è importante che un’emergenza non diventi poi strutturale. C’è poi anche un altro tema sul quale daremo battaglia…»

Quale?
«Nel decreto ristori è stato inserito l’appello cartolare. E’ vero che esso è legato alla richieata difensore ma è una mostruosità giuridica. Dobbiamo vigilare affinché che questo non diventi un percorso verso l’esclusione del difensore dal processo. Ciò che si è insinuato in questo particolare e delicato periodico deve assolutamente essere archiviato».

mercoledì, 16 Dicembre 2020 - 20:27
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