Covid, Campania in area gialla: ok ai clienti in bar e ristoranti. ‘Miracolo’ vaccini: dosi finite, 101,7% di vaccinati


Se fosse dipeso da lui, tutta Italia sarebbe stata zona arancione, con ‘macchie’ di rosso nei casi più gravi, per almeno un mese. Nella diretta Facebook di questo venerdì appena trascorso, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha manifestato per l’ennesima volta l’allergia alle «misure mezze mezze» del Governo centrale sul fronte Covid e, per l’ennesima volta, ha provato a ‘dettare’ la sua linea di rigore, contestando il ‘gioco’ dei colori delle regioni che ogni 15 giorni vede impegnato il ministro della Salute Roberto Speranza e che puntualmente tiene col fiato sospeso milioni di cittadini e soprattutto di imprenditori.

Ebbene, proprio alla luce delle sue esternazioni, i campani temevano nuove disposizioni restrittive da parte del governatore. Restrizioni che avrebbero reso nullo l’allentamento invece pensato dal Governo per la Campania. Invece, a gran sorpresa, Vincenzo De Luca ‘non ha morso’, lasciando così la diretta di venerdì scorso ad un semplice ‘ringhiare’ che non ha trovato seguito.

Da oggi, 11 gennaio, la Campania torna in zona gialla, dopo quasi due mesi tra l’inferno della zona rossa e il purgatorio di quella arancione. Una notizia che soprattutto il mondo della ristorazione ha accolto con squilli di tromba: finalmente per loro sarà possibile tornare a ricevere clienti all’interno dei locali, ma sino alle 18 (poi si continuerà con asporto consentito sino alle 22 e con il delivery senza restrizioni). C’è però un ‘richiamo’ del governatore, che ricorda ai ristoranti tori come non più di quattro persone possano pranzare allo stesso tavolo (salvo che siano tutti conviventi) e che va necessariamente registrato con documento di identità almeno un cliente per tavolo. «E’ un segnale di fiducia importante – afferma il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Sciavo –  in continuità con le ultime decisioni assunte, e che va nella direzione da noi sperata. L’auspicio, tuttavia, è che i controlli non si accaniscano sul mondo delle imprese che già sono in grandissima difficoltà».
Resteranno invece ancora chiusi piscine, palestre, teatri, cinema, nonché attività di sale giochi, sale scommesse, bisogno e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

mappa aree rischio gialla rossa arancione

Quanto alle scuole, De Luca continua a prendere le distanze del Governo: è garantita la presenza in classe per gli alunni della materna e della prima e seconda elementare, mentre tutto il resto degli studenti dovrà attendere. Cosa? L’andamento dei dati del contagio. Il governatore su questo campo invoca prudenza e non vuole sentire ragioni: si proseguire con la didattica a distanza sino al 25 gennaio. In quella data saranno fatte verifiche sul quadro epidemiologiche: «Se c’è una ripresa del contagio – ha spiegato venerdì De Luca – la situazione resta quella di oggi», altrimenti ci saranno delle ‘aperture’ da stabilire. E, allora, l’occhio sarà ben saldo sulla curva dei contagi: l’ultimo bollettino dell’Unità di crisi, aggiornato a ieri, vede 1253 nuovi positivi (di cui 83 sintomatici e 1170 asintomatici) su 15.411 tamponi; 1128 guariti e 13 deceduti (7 nelle ultime 48 e 6 nei giorni scorsi ma registrati solo ieri).

E’, invece, troppo presto per sperare in un effetto vaccini: come spiegato, il farmaco per funzionare ha bisogno di una doppia somministrazione e in questa fase siamo all’inizio del primo ‘giro’. Un ‘giro’ che in Campania procede più che speditamente: la regione è la ‘prima della classe’ sul fronte della somministrazione delle dosi ricevute. Ieri ha infatti terminato tutte le fiale a disposizione dal 27 dicembre, risultato che non vanta alcun altro territorio. Non solo: le aziende sanitarie sono riuscite anche nel ‘miracolo’ di vaccinare più persone rispetto alle dosi pervenute: in base all’ultimo report dei vaccini pubblicato dal Governo, la Campania ha vaccinato 68.138 persone con 67.020 dosi (ovvero il 101,7%). Potrebbe apparire un errore ma non è così: è doveroso ricordare che l’Ema ha spiegato che con una fiala di Pfizer si possono vaccinare 6 persone anziché le 5 inizialmente indicare. Non a caso qualche giorno fa, come precisato in una nota dell’agenzia europea per i medicinali, «il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema ha raccomandato di aggiornare le informazioni sul prodotto per Comirnaty (quello di Pfizer-Biontech) per chiarire che ogni flaconcino contiene 6 dosi del vaccino». La Campania non se l’è fatto ripetere due volte ed è passata dalla teoria alla pratica.

report vaccini 10 gennaio
Il report vaccini del 10 gennaio aggiornato alle 22.41


De Luca, ovviamente, gonfia il petto («Una bella prova di efficienza e un grande motivo di orgoglio per tutta la Campania) e non manca di usare il dato per ‘attaccare’ Roma e per marcare, ancora una volta, la differenza di trattamento tra Nord e Sud: «Oggi (ieri per chi legge, ndr) esauriamo le dosi consegnate alla nostra regione e le Asl si fermano per mancanza di vaccini – ha detto l’inquilino di Palazzo Santa Lucia – E’ l’esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi». Ecco perché De Luca ha chiesto al commissario straordinario Arcuri di «riequilibrare i nostri quantitativi».

lunedì, 11 Gennaio 2021 - 07:00
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