Lockdown, De Luca decide e de Magistris stronca: tra i due torna la polemica a distanza. Il sindaco: «Ordinanza inutile»

De Luca De Magistris
Il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris e il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (foto Kontrolab)

«Questa ordinanza non mi convince e non la trovo necessaria né efficace». Così Luigi De Magistris, intervistato da Radio Crc nel corso di ‘Barba e capelli’, rinverdisce la polemica a distanza con il governatore De Luca, solo temporaneamente archiviata dopo che il sindaco di Napoli ha deciso di lanciarsi nella campagna elettorale in Calabria per le Regionali. Stavolta però torna a parlare di Napoli e lo fa, implicitamente, per difendersi pure da quella che è sempre stata l’accusa del presidente della Regione, quella di inerzia nella gestione delle misure anticontagio.

Nell’ultima ordinanza regionale, infatti, spicca il riferimento alla chiusura dei lungomare (e delle piazze e dei parchi urbani); il primo pensiero va al lungomare di Napoli preso d’assalto nel fine settimana da migliaia di persone soprattutto in zona gialla ma anche arancione. La zona rossa in Campania c’è solo da ieri, non si sa dunque se i cittadini avrebbero eluso il divieto di spostamento il prossimo fine settimana; fatto sta che ora il Comune di Napoli, e altri Comuni campani, dovranno attrezzarsi per chiudere quei varchi dello struscio, lasciati liberi in molte occasioni. Si dovrà vedere come agirà l’ente di Palazzo San Giacomo, di sicuro De Magistris ha cassato senza pietà il provvedimento di De Luca andando oltre e affermando che le persone non possono essere private del diritto di andare in un parco o di passeggiare e che le decisioni ‘ a cascata’ del governatore sono solo un modo propagandistico per anticipare le decisioni del Governo. Come in questo ultimo caso.

«Trovo quest’ordinanza veramente incomprensibile – ha detto – perché limitare durante una fase in cui le giornate iniziano ad essere più miti la possibilità delle persone di camminare, ad esempio in un grande parco all’aperto dove non c’è il rischio di contagio e invece chiuderle nei luoghi in cui c’è maggiore diffusività, è incomprensibile non solo sul piano ordinamentale, politico e dei diritti costituzionali ma sbagliato anche da un punto di vista sanitario. Questa ordinanza non mi convince, e non la trovo necessaria ed efficace». 

   Il sindaco, nel ricordare che  Napoli e la Campania sono «già in zona rossa con forti restrizioni», ha aggiunto: «De Luca ci ha abituato a questo suo modo di operare per cui lui partecipa alla conferenza Stato-Regioni, annusa quello che più o meno è l’orientamento del Governo e lo anticipa con un effetto politico a sorpresa, di propaganda.  E’ molto semplice e anche grave sul piano istituzionale il tipo di condotta a cascata che mette in atto il presidente De Luca che nel momento in cui vengono fuori le inadeguatezze, le inefficienze, le gravità di alcune condotte cambia passo, da un punto di vista della propaganda, e scarica sul cittadino colpevole perché respira, sulle forze dell’ordine che non controllano, sul sindaco che non chiude tutte le piazze».   L’ex pm giudica provvedimenti come l’ultima ordinanza «anche pericolosi perché alla lunga allontanano il cittadino dall’istituzione perché il cittadino sfiancato è disponibile a rispettare i provvedimenti, e lo deve fare, ma i provvedimenti devono avere ragionevolezza, efficacia, concreta applicabilità. Se dopo un anno – ha concluso – continuiamo a fare propaganda politica per dire sono arrivato per primo, si ha l’effetto opposto perché se si vedranno le immagini per cui le piazze non potranno effettivamente essere chiuse tutte allora ci sarà la solita polemica e torneremo in un dibattito senza fine».

giovedì, 11 Marzo 2021 - 11:13
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