Condono fiscale, ristori alle partite Iva, blocco dei licenziamenti: le novità del primo decreto economico dell’era Draghi


Il primo pacchetto di misure economiche dell’era di Mario Draghi prende le mosse nel marzo del 2021, un anno dopo l’inizio del primo lockdown dell’Italia. Misure per 32 miliardi di euro racchiuse in 44 articoli che prevedono quella che ci si aspetta essere una boccata di ossigeno e di liquidità per imprese, patite Iva, lavoratori, professionisti, titolari di negozi e attività chiusi ‘causa pandemia’. Il Dl Sostegni arriva dopo il serrato dibattito della composita maggioranza che compone l’attuale esecutivo, dibattito che non ha mancato di creare frizioni tra Lega, Pd, Forza Italia sul tema del condono o pace fiscale con le forze del centrodestra a chiedere un ‘colpo di spugna’ sulle vecchie cartelle esattoriali più larga e il centrosinistra che a questa richiesta ha imposto un tetto. Alla fine, è prevalsa una via di mezzo: condono delle cartelle fiscali fino a 5mila euro con limiti di reddito.

Il condono
Si tratta delle vecchie cartelle esattoriali che vanno dal 2000 al 31 dicembre del 2010; in base al Dl Sostegni la sanatoria sarà automatica sulle cartelle fino a 5mila euro, compreso di capitale, interesse e sanzioni (quindi da un importo base di 2500 euro). Il colpo di spugna non sarà generalizzato, c’è infatti un tetto di 30mila euro di reddito per le persone fisiche e di 50mila per aziende e società.

Ristori
Molto atteso era il piano dei ristori, ovvero degli aiuti alle attività produttive stremate dalla crisi e dalle chiusure. In media imprese e partite Iva riceveranno un aiuto di 3700 euro a testa e a fondo perduto (nel Dl Sostegni la somma stanziata è di 11 miliardi). Condizione per ricevere il ristoro è la perdita del 30% di fatturato del 2020 comparato a quello del 2019. Perdita divisa per i 12 mesi dell’anno, su questa media mensile si applicherà una percentuale di rimborso che va dal 60% al 20% in funzione del fatturato d’impresa  fino a un tetto di 10 milioni di euro. Il ristoro può essere al massimo di 150 mila euro.

Licenziamenti
Ancora tre mesi di blocco licenziamenti per tutte le imprese (fino al 30 giugno 2021). Dal primo luglio, poi, varrà il doppio binario: le aziende che possono ricorrere alla cig ordinaria potranno licenziare, le altre no fino al 31 ottobre, quando ci saranno nuovi ammortizzatori sociali.

Reddito di cittadinanza
Con il Dl Sostegni aumentano le risorse per il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza; in particolare al RdC va un miliardo in più e la possibilità di sospenderlo per massimo sei mesi in caso di contratti di lavoro fino a 10mila euro. Ripristinato il reddito di emergenza: da marzo a maggio tre mensilità da 400 a 800 euro.

Lavoratori a casa
Indennità una tantum onnicomprensiva per gli stagionali di turismo, terme e altri settori, per lavoratori in somministrazione, autonomi senza partita Iva iscritti alla cassa separata Inps, venditori a domicilio e lavoratori dello spettacolo che sono ancora a casa. Dovranno presentare domanda all’Inps entro il 30 aprile. Sostegni anche ai lavoratori dello Sport.

lunedì, 22 Marzo 2021 - 08:20
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