Concorso per 2800 posti nelle Pa del Sud, i candidati sono 81mila: la maggioranza sono giovani, donne e meridionali

Renato Brunetta e Mara Carfagna (Fonte foto: Fb Mara Carfagna)

Sono state 81.150, il 55,2% delle quali donne, le persone che hanno presentato la loro candidatura per il concorso ‘Sud’ per l’assunzione a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno: i posti ‘in palio’ sono 2800. Per il 28,8% dei candidati la media di età non supera i 30 anni, mentre il profilo tecnico per il quale sono arrivate più domande è quello di funzionario esperto amministrativo giuridico, per il quale i posti sono 169.

Sono i numeri forniti dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha fornito i dettagli di uno dei concorsi nella pubblica amministrazione più atteso. Il ‘Concorso Sud’ o ‘bando competenze’ che intende ‘foraggiare’ le amministrazioni del Meridione d’Italia soprattutto in vista dei progetti del Recovery Plan.

I numeri
La maggioranza delle candidature pervenute (30.092, pari al 30,3% del totale), come detto,  riguarda il profilo di funzionario esperto amministrativo giuridico (169 posti). Il secondo profilo più gettonato è quello di esperto in gestione, rendicontazione e controllo (24.653 candidature per 918 posti), seguito da esperto tecnico (22.466 candidature per 1.412 posti), esperto in progettazione e animazione territoriale (17.130 candidature per 177 posti) e, da ultimo, analista informatico (5.016 candidature per 124 posti).

 Dalla Sicilia (20.381) e dalla Campania (18.361) arriva il maggior numero di candidati. Dal Nord provengono in 2.309, 251 sono residenti all’estero. L’età media è di 35,4 anni, la mediana di 33,7 anni. Il 28,8% ha meno di 30 anni, il 44,2% ha tra i 30 e i 40 anni, il 21,2% ha tra i 40 e i 50 anni. I titoli di studio più rappresentati sono quelli del gruppo giuridico (28%), economico (18,3%), ingegneria (14,5%) e architettura (10,1%), amministrazione-politico-sociale (10,8%). È in possesso della laurea magistrale il 40,4% dei candidati, della specialistica il 6,6%, della triennale il 33% e del diploma di laurea il 19,8%.

Le date
A maggio arriverà, secondo quanto previsto dal bando, la prima graduatoria di circa 8.400 idonei (pari cioè a tre volte il numero dei posti messi a concorso). La prova scritta digitale, differenziata per i cinque profili e articolata in 40 quesiti, avrà durata di un’ora e si svolgerà nel mese di giugno in apposite sedi decentrate, nel rispetto del nuovo Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici validato a fine marzo dal Comitato tecnico-scientifico. Le procedure dovranno concludersi entro 100 giorni dal bando, dunque entro luglio, con la pubblicazione delle graduatorie di vincitori e l’avvio delle procedure di assunzione del personale.

«L’analisi delle domande arrivate concorso  – sottolinea la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna – smentisce tre luoghi comuni. Il primo è quello che i lavoratori meridionali siano poco qualificati: quasi la metà (47%) dei candidati ha una laurea specialistica o magistrale o comunque arriva da un percorso di alta formazione. Gran parte delle domande arriva da laureati in discipline tecniche. Il secondo stereotipo smentito è quello che attribuisce alle donne meridionali uno scarso interesse al lavoro: più della metà delle domande (55,2%). Infine risulta alquanto infondata l’accusa di ‘vulnus anagrafico’ rivolta al concorso che secondo alcuni avrebbe penalizzato i giovani: la quota più alta di candidati (oltre il 40%) è nella classe 30-40 anni. Ma circa il 30% è nella classe under-30. Siamo certi che con questo bando verranno selezionati i profili migliori, donne e uomini che daranno un contributo fondamentale per la realizzazione dei progetti europei e del Pnrr nelle regioni del Sud».

«Con questo concorso cominciamo a sperimentare modalità fast track per selezionare personale qualificato nella Pa – afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta – La grande partecipazione, e in particolare la grande partecipazione di giovani e di donne, testimonia la voglia di futuro dopo più di un anno di pandemia e la bontà della decisione di sbloccare i concorsi, digitalizzandoli e semplificandoli. Decisione che ho fermamente voluto come primo atto della mia azione di governo. Hanno già scelto di avvalersi delle nuove modalità semplificate il Comune di Roma, la Regione Campania e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Con altre amministrazioni, dal ministero della Giustizia a quello dell’Ambiente, il confronto è aperto. Alla Pa servono nuove energie e grandi professionalità per innovarsi e migliorare i servizi a cittadini e imprese».

venerdì, 23 Aprile 2021 - 08:28
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