Covid, la variante Delta spaventa l’Europa. Nell’Italia ‘liberata’ quattro Regioni rischiano di tornare in zona gialla

coronavirus

La battaglia contro il Covid 19 non è finita. In un’estate che, per aperture e briglie sciolte appare ‘normale’, avanza la paura della variante Delta. Molto aggressiva, dicono i virologi, e che ‘attecchisce’ soprattutto tra i giovani che, dopo mesi di restrizioni, si stanno riprendendo la vita a colpa di abbracci, vacanze, Movida. Una situazione che si riflette nel progressivo aumento dei contagi in tutta Europa e anche in Italia; in altre nazioni dell’Unioni sono già cominciate le misure di riparazione dei Governi per impedire il dilagare del contagio, per l’Italia potrebbe tornare a colorarsi la mappa del rischio al momento tutta bianca.

Quattro Regioni infatti potrebbero tornare in zona gialle, Campania compresa. Secondo quanto questa mattina ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio 24, il passaggio dal bianco al giallo potrebbe esserci ed essere graduale perché «i contagi sono esigui». Dunque non ci sarà un ritorno repentino al giallo, almeno quello.

In base all’ultimo monitoraggio della cabina di regia, rischiano di tornare in zona gialla Sicilia, Campania, Abruzzo e Marche perché hanno i dati più alti.

«L’allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane – si legge in una circolare che detta le misure e le raccomandazioni proprio alla luce di una “Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei”.- ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante».
Per questo, «al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars-CoV-2, per individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese».

«Vista l’attuale distribuzione delle varianti del virus Sars-CoV-2, si raccomanda pertanto di: continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus Sars-CoV-2 – elenca la circolare ministeriale – rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso; applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di Voc (Variante di preoccupazione, ndr) Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21 maggio 2021».

lunedì, 12 Luglio 2021 - 11:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA