Procura di Milano, Greco accusa il pm Storari: «Da lui slealtà e menzogne». Poi bacchetta chi ha difeso il magistrato

Tribunale di Milano
Il Palazzo di Giustizia di Milano

E’ una brutta storia quella che si sta consumando nella procura della Repubblica di Milano a causa dei verbali segretati dell’avvocato Piero Amara sull’esistenza della ‘loggia Ungheria’. E’ una brutta storia perché ha fatto, e sta facendo, venire a galla tensioni e scontri che si erano già palesati, per altri fatti, quando ai vertici dell’ufficio giudiziario vi erano il procuratore Edmondo Bruti Liberati e l’aggiunto Alfredo Robledo.

Al centro del nuovo caso vi sono il pubblico ministero Paolo Storari e il procuratore di Milano Francesco Greco, in procinto di andare in pensione (a novembre). Il primo accusa il suo superiore di avere nicchiato sui verbali Amara, tanto che – per il timore di ritorsioni professionali per l’eventuale immobilismo – Storari rappresentò le sue perplessità all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo consegnandogli anche i verbali segretati. Una mossa che ha scatenato un putiferio e aperto un nuovo fascicolo di inchiesta, affidato alla procura di Brescia, che guarda dritto nelle dinamiche interne alla procura di Milano. E ciò che ne viene fuori è un brutto affare.

Paolo Storari rischia il trasferimento per incompatibilità ambientale, ma in suo favore sono scesi in campo giudici e pm di Milano attraverso una lettera di solidarietà firmata dai magistrati di altri palazzi di giustizia: sino a pochi giorni fa si è arrivati a circa 230 firme. La cosa non è piaciuta molto al procuratore Greco, che ha inviato una mail ai pm di Milano per puntare l’indice contro Storari. «Altro è difendersi, altro è lanciare gravi ed infondate accuse, dopo essere venuti meno ai più elementari principi di lealtà nei confronti di chi ha la responsabilità di dirigere un ufficio, non astenendosi, tra l’altro, da una indagine su un fatto in cui si è personalmente coinvolti – ha scritto Greco – Le tante menzogne, calunnie e diffamazioni sono e saranno attentamente denunciate in tutte le sedi competenti».

Non solo: Greco ha anche contestato il risalto mediatico dato alla lettera pro Storari, sottolineando come essa rischia di condizionare la valutazione della sezione disciplinare del Csm chiamata a decidere sul trasferimento del magistrato: «Un documento sottoscritto da molti colleghi dell’Ufficio è stato reso pubblico ed ha destato inevitabile clamore. Una cosa è la umana solidarietà nei confronti di un collega in difficoltà, altro è una presa di posizione che non poteva non essere presentata nei media come intervento teso a condizionare una procedura giudiziaria garantita, quale è il procedimento disciplinare già a partire dalle indagini e dalla fase cautelare».

La lettera di Greco è arrivata alla vigilia della decisione del Csm sul trasferimento di Storari. La prima udienza si è tenuta ieri a porte chiuse: presente lo stesso magistrato, assistito dal suo legale. La Sezione disciplinare del Csm deve decidere se trasferirlo in via cautelare da Milano e dalle sue funzioni come ha chiesto il pg della Cassazione Giovanni Salvi. La discussione proseguirà martedì 3 agosto alle 11.30.

sabato, 31 Luglio 2021 - 13:30
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