Incidenti sul lavoro, è strage: sei morti in un solo giorno. L’ultima vittima è un agricoltore decapitato da un macchinario

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Sei vittime in un solo giorno: questo il tragico bilancio della sola giornata di ieri. Due operai sono morti nel Milanese, un morto nell’hinterland di Torino, uno a Capaci, nel Palermitano, e ancora nel Padovano e in provincia di Pisa. Qui, a Pontasserchio, a perdere la vita è stato un uomo di 54 anni, titolare di un’azienda agricola, decapitato dalle lame di un veicolo agricolo.

Secondo una ricostruzione, l’agricoltore sarebbe stato risucchiato dalle grosse lame del mezzo agricolo dopo essersi accovacciato per verificare se la macchina avesse avuto un guasto o comunque un altro problema che ne impediva il corretto funzionamento.

Una scia di sangue cominciata a Pieve Emanuele (Milano), dove nel campus universitario Humanitas, collegato all’omonimo ospedale, un getto di azoto liquido ha investito due tecnici di un’azienda esterna causando ustioni da congelamento.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Paolo Filippini, per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, e ha disposto il sequestro dell’autocisterna con cui stavano effettuando il rifornimento di azoto liquido (che prima, però, dovrà essere messa in sicurezza), e del serbatoio-cisterna in cui viene depositato il liquido che è usato nei laboratori dell’università Humanitas per crioconservare cellule.

Emanuele Zanin, bresciano di 46 anni e e Jagdeep Singh, indiano di 42, lavoravano per la Autotrasporti Pé, specializzata in trasporti criogenici, dotata di certificazioni specifiche. I loro corpi, su cui è stata disposta l’autopsia, sono stati trovati a terra in fondo ad un locale a cielo aperto, una sorta di incavo che contiene il serbatoio-cisterna, mentre l’autocisterna era stata collocata a fianco del serbatoio. Una delle ipotesi è che lì siano stati investiti da una perdita di azoto. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell’Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali. Carabinieri e Asl, di Torino in questo caso stanno indagando anche su un altro incidente mortale accaduto a Nichelino, nell’hinterland torinese. Qui il titolare di un’officina, Leonardo Perna di 72 anni, è caduto da un’impalcatura alta due metri in un’officina meccanica in via XXV Aprile. Nella caduta dall’impalcatura avrebbe sbattuto violentemente la testa. Morte anche a Loreggia, (Padova) dove Valerio Bottero, un operaio di 52 anni che lavorava nella ditta Lavor Metal è caduto caduto da un’impalcatura alta cinque metri ed è deceduto sul colpo.

L’area in cui è avvenuto l’incidente è stata recintata, e sono statui effettuati gli accertamenti da parte dello Spisal per eventuali violazioni in tema di sicurezza sul lavoro. La Procura di Padova sta coordinando i rilievi. Aveva finito le operazioni di carico e scarico della merce a Capaci Giuseppe Costantino, 52 anni. E’ andato nella parte posteriore del Tir per alcune verifiche. Ma il mezzo si è messo in movimento e lo ha travolto uccidendolo. E ora i sindacati tornano a chiede più sicurezza perché «non abbiamo più tempo, non si può più aspettare».

mercoledì, 29 Settembre 2021 - 08:43
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