Processo ‘Olimpo’, condanna severa per l’imprenditore Greco e pezzi di camorra stabiese

L'imprenditore stabiese Adolfo Greco
di Roberta Miele

Otto anni di reclusione e ottomila euro di multa per Adolfo Greco, imprenditore di Castellammare di Stabia imputato nel processo ‘Olimpo’, filone principale dell’omonima inchiesta che ha decapitato la camorra della cittadina stabiese.

Dopo due anni di udienze, oggi il presidente del collegio del Tribunale di Torre Annunziata, Fernanda Iannone, ha letto la sentenza del processo di primo grado: cinque condanne e una assoluzione. Inflitti sei anni e tre mesi e sei anni e due mesi di reclusione rispettivamente a Michele e Raffaele Carolei (fratelli del ras Paolo, pure lui dei D’Alessandro), sei anni e sei mesi ad Umberto Cuomo. Per Luigi Di Martino ‘o profeta (a capo dei Cesarano), invece, comminati nove anni e sei mesi di reclusione. Unico assolto Attilio Di Somma per non avere commesso il fatto. Accolta quindi la tesi dell’accusa, rappresentata dal pm antimafia Giuseppe Cimmarotta, che ha contestato a vario titolo agli imputati i reati di estorsione, tentata e consumata, aggravata dalla matrice camorristica.

Adolfo Greco, in particolare, è accusato per due distinti episodi estorsivi di aver fatto da anello di congiunzione tra i malavitosi e alcune vittime. Il ‘re del latte’ venne arrestato la mattina del 5 dicembre 2018, quando gli agenti di polizia fecero irruzione nella sua abitazione e, durante la perquisizione, trovarono un’intercapedine in cui erano custoditi oltre due milioni di euro in contanti.

martedì, 16 Novembre 2021 - 14:48
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