D’Annunzio contro Scarpetta, a Napoli gli avvocati fanno rivivere il processo del secolo: serata al Mercadante


Fu il primo processo per diritto d’autore in Italia. E si celebrò a Napoli, a Castel Capuano, casa della giustizia partenopea fino al 1995 quando gli uffici giudiziari traslocarono nella moderna cittadella della legge al centro direzionale.

Sul banco degli imputati Eduardo Scarpetta, trascinato in tribunale da Gabriele D’Annunzio per plagio a seguito della parodia teatrale di ‘La figlia di Iorio’. Fu il processo del secolo, durato diversi anni e conclusosi con una sentenza favorevole a Scarpetta. Nelle motivazioni, il presidente del Tribunale di Napoli Adolfo Giacquinto spiegò che tra le due opere vi era una differenza sostanziale: «D’Annunzio vuol destare sentimenti di dolore e di terrore; Scarpetta giovialità e riso». Per questo motivo risultava infondata l’accusa di riproduzione abusiva della tragedia dannunziana “La figlia di Iorio”.

A distanza di 115 anni dalla lettura del verdetto, la causa a Scarpetta torna a rivivere attraverso una inedita simulazione processuale frutto della collaborazione della Camera penale di Napoli, del Consiglio dell’Ordine degli avvocati partenopei, del Teatro di Napoli, e della compagnia Teatri Uniti. Domani sera (lunedì 6 dicembre 2021) il Teatro Mercadante a Napoli, in piazza Municipio, ospiterà il processo a Eduardo Scarpetta e il dibattito che vedrà gli interventi di avvocati e magistrati. La simulazione del processo sarà preceduta dalla proiezione di alcuni frammenti cinematografici tratti dallo spettacolo ‘Delitto di Parodia’ (regia di Francesco Saponaro).

Una serata di alto spessore culturale che sarà aperta dai saluti di Roberto D’Andò, direttore del Teatro Napoli – Teatro Nazionale; dell’avvocato Antonio Tafuri, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli; dell’avvocato Marco Campora, presidente della Camera penale partenopea; del magistrato Enzo Lo Monte, giudice del Tribunale di Napoli. I lavori saranno introdotti dall’avvocato Riccardo Polidoro, responsabile dell’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere penali italiane, e dall’avvocato Antonio Vladimir Marino, foro di Napoli. Poi spazio alla proiezione della simulazione del processo che ha visto impegnati gli avvocati Claudio Botti e Domenico Ciruzzi nelle vesti, rispettivamente, dei legati di Gabriele D’Annunzio ed Eduardo Scarpetta.

Dopo la proiezione spazio al dibattito con gli interventi degli avvocati Botti e Ciruzzi; Francesco Saponaro, regista; Angelo Curti, presidente di Teatri Uniti. La serata è dedicata al giudice Albano, venuto a mancare dieci anni fa: il magistrato sarà ricordato dall’amico e collega Vincenzo Lo Monte.

domenica, 5 Dicembre 2021 - 18:59
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