Il Tar affonda De Luca, Maresca attacca lo ‘sceriffo’. Caldoro chiede le dimissioni di Fortini: «Manifesta inutilità»

scuola banchi

Vincenzo De Luca tace, Lucia Fortini anche. I provvedimenti con i quali il Tar Campania ha sospeso la chiusura delle scuole disposta lo scorso 7 gennaio per fermare l’ondata di contagi hanno lasciato intontito lo ‘sceriffo’ e i suoi fedelissimi.

Sì, perché le motivazioni del giudice amministrativo sono state una stroncatura politica sotto gli effetti e hanno riportato De Luca coi piedi per terra. Da un lato il Tar ha ricordato a De Luca che le decisioni del Consiglio dei ministri sono di «rango primario» e dunque, fatte salve particolari condizioni, non possono essere sovvertite da ordinanze regionali, ma dall’altro il Tar ha anche fatto notare a De Luca che il sistema sanitario regionale non è in grado di reggere l’urto è perché in questi anni di pandemia il governo regionale non ha messo in campo misure adeguate per migliorare il sistema sanitario. Insomma, una bocciatura politica in piena regola.

Lo sa bene De Luca, che adesso accusa il colpo. E lo sanno bene i suoi detrattatori, che non si sono lasciati sfuggire l’occasione per contestarlo. Tra questi vi è anche Catello Maresca, il magistrato che ha sperato di diventare sindaco di Napoli e ora siede nelle fila dell’opposizione in Consiglio comunale. «Esiste, dunque, un giudice a Berlino, direbbe Bertold Brecht. Giustizia è fatta. Il Tar Campania, come era agevole attendersi, ha smontato pezzo pezzo l’ordinanza di De Luca, ricordandogli che anche un ‘nobile potente’ può soccombere di fronte ad un ‘mugnaio’, quando sono in gioco i diritti delle persone. Del resto siamo ancora in zona bianca, la meno preoccupante ma la Campania sarebbe stata la sola Regione d’Italia a chiudere le scuole. Solo una delle incongruenze di questa gestione della crisi, solo apparentemente sceriffesca, ma in realtà ponziopilatesca. De Luca ora anche contro Draghi. Gli altri sempre in errore e lui solo illuminato, come i grandi principi dell’assolutismo settecentesco».

«Sono due anni che il governatore gestisce in maniera pressoché dittatoriale l’emergenza sanitaria e quasi sette anni che guida la sanità in Campania – ha aggiunto Maresca – Cosa è cambiato? In meglio sembra proprio nulla. Troppo facile ora chiudere le scuole per mascherare le solite invariate deficienze. Troppo semplice dare la responsabilità ad altri. Altro che politica politicante, qua siamo al gioco delle tre carte, posti letto che appaiono o scompaiono all’occorrenza. Ora è arrivato il momento della verità».

Alza il tiro Alessandra Caldoro di Fratelli d’Italia, che chiede anche le dimissioni dell’assessore Lucia Fortini: «Il Tar decreta che la scuola non è il colpevole, il manchevole colpevole è De Luca e che manchevole è la sua azione sui trasporti e sulla sanità, deleghe di sua diretta competenza. La scuola è priorità ed è inaccettabile che venga sacrificata per prima e da sola come è già accaduto per tutto lo scorso anno scolastico. I bambini e i ragazzi della Campania tornano ad essere italiani e così le loro famiglie. Dopo questa ulteriore bocciatura l’assessore Fortini deve dimettersi per manifesta inutilità».

martedì, 11 Gennaio 2022 - 08:39
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