![d'ambra e luogo omicidio](https://www.giustizianews24.it/wp-content/uploads/2022/02/dambra-e-luogo-omicidio-696x451.jpg)
Dice di non avere avuto intenzione di ucciderla, ma di avere «sentito delle voci nella testa» che lo hanno spinto a fare del male alla ragazza che aveva di fronte. Elpidio D’Ambra confessa subito di avere ucciso la 24enne Rosa Alfieri, e lo fa poco dopo il suo arresto. Dinanzi a lui c’è il pubblico ministero Patrizia Dongiacomo che nei suoi confronti ha spiccato un decreto di fermo per omicidio volontario. E al magistrato, anzitutto, affida le «scuse» per la famiglia di Rosa.
Assistito dall’avvocato Dario Maisto, il 31enne – catturato ieri sera nell’ospedale San Paolo a Napoli dopo una fuga durato 24 ore – chiarisce alcuni dei punti nebulosi della drammatica storia che si è consumata in un appartamento al piano terra al civico 1 di via Risorgimento a Grumo Nevano. A cominciare dal perché Rosa Alfieri, che abitava al piano superiore, è entrata in casa sua, quando i due non avevano alcun tipo di rapporto se non quello di vicinato. «Le ho chiesto informazioni sulle bollette della corrente», spiega D’Ambra. E così Rosa è caduta in trappola. A questo punto la ricostruzione del 31enne assume una piega che potrebbe svoltare in una perizia psichiatrica. «Ho sentito delle voci», aggiunge. Delle voci che lo avrebbero spinto a fare del male a Rosa. A ucciderla ma non ad aggredirla a scopo sessuale, tiene a precisare.
Alla luce delle dichiarazioni rese da D’Ambra, l’avvocato ha chiesto che il suo assistito sia sottoposto a una perizia psichiatrica per valutare se al momento del delitto fosse capace di intendere e di volere. D’Ambra si trova attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale, a Napoli, in attesa dell’udienza di convalida del fermo che sarà fissata nelle prossime ore.
giovedì, 3 Febbraio 2022 - 16:34
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