Gruppo di ragazzi disabili ‘cacciato’ dal treno, turisti occupano i loro posti e non li cedono: esposti e denunce in procura


Un vespaio di polemiche ed un esposto in procura. Ha dell’increscioso quanto accaduto stamattina a un gruppo di disabili, cacciati da un treno che avrebbe dovuto riportarli a Milano perché un gruppo di turisti si sono rifiutati di alzarsi dai posti occupati nonostante fossero riservati alle persone con disabilità.

Ma andiamo con ordine. Secondo quanto riferito da Trenitalia, il primo problema si è verificato a Savona, dove è stato necessario sostituire il convoglio diretto a Milano perché oggetto di atti vandalici. L’azienda ha quindi predisposto bus sostitutivi e un nuovo treno, con posti riservati nella carrozza di testa per un gruppo di 27 ragazzi con disabilità. Arrivato alla stazione Principe di Genova, nonostante i cartellini affissi e la presenza di personale di Trenitalia e di agenti della Polfer, altri viaggiatori, saliti anch’essi nel capoluogo ligure, non hanno fatto sedere i giovani disabili nei posti a loro riservati. I ragazzi con disabilità sono stati quindi costretti a scendere dal treno con l’aiuto dei loro accompagnatori e hanno raggiunto Milano a bordo di un bus messo a disposizione da Trenitalia con personale dedicato.

«E’ una vicenda che suscita vergogna e imbarazzo», ha commentato il Codacons, che presenterà una denuncia alla procura. «Una vicenda disgustosa, vengono a mancare le normali regole di convivenza, ma non si può neanche far finta di niente dinnanzi ai soliti disagi di Trenitalia che aveva previsto mezzi alternativi causa sostituzione del convoglio sul quale si viaggiava nella stazione di Savona, che poi ha generato il solito caos – scrive nella nota il presidente nazionale del Codacons Marco Donzelli -. Quanto accaduto lascia ancora più perplessi, perché Trenitalia deve fare in modo di garantire a coloro che ne hanno diritto i posti sui mezzi, e se ci sono delle violazioni far rispettare le regole, altrimenti è il far west. Per questo motivo presenteremo una denuncia/querela alla Procura della Repubblica chiedendo che i responsabili dell’accaduto vengano identificati e perseguiti secondo la legge».

Un esposto alle procure della Repubblica di Genova e di Milano con l’ipotesi di violenza privata verrà depositato anche da parte dei legali di Assoutenti. «Si tratta di un episodio molto grave, un esempio di inciviltà e degrado morale che potrebbe realizzare un vero e proprio illecito di natura penale – spiega il presidente Furio Truzzi – Chiediamo alle Procure di Genova e Milano di identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi disabili a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti in base all’art. 610 del codice penale secondo cui “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”. Chiediamo inoltre che le pubbliche autorità e le società del trasporto ferroviario elevino nei confronti dei responsabili della triste vicenda un “daspo” a vita su tutti i treni italiani, vietando ai soggetti che hanno rifiutato di cedere il posto ai disabili l’utilizzo di qualsiasi tipo di treno – conclude Truzzi – , allo scopo di dare un segnale forte di condanna verso simili barbarie».

Sull’accaduto è intervenuto anche il presidente della Liguria Giovanni Toti. «Quello che è accaduto sul treno diretto da Genova a Milano – hanno commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino – è vergognoso, un episodio da stigmatizzare. Segna la totale mancanza di rispetto e sensibilità verso le persone disabili. Nonostante siano intervenuti gli operatori di Trenitalia e gli agenti della Polfer non c’è stato niente da fare».

martedì, 19 Aprile 2022 - 19:21
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