Dazn, nuove tariffe e stop abbonamento condiviso: polemiche, esposti all’Antitrust e interrogazioni parlamentari

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Nuova bufera su Dazn. La piattaforma streaming, che trasmette tutta la Serie A in Italia, ha annunciato i nuovi piani di abbonamento per il 2022/23 e, tra le novità, vi è lo stop alla condivisione da parte di più utenti di un singolo account. Un ‘freno’ che ha sollevato polemiche e proteste. L’hashtag #Daznout è stato tra i più utilizzati e diverse associazioni di consumatori hanno attaccato la piattaforma. Il Codacons ha lamentato «rincari abnormi che danneggeranno i tifosi» ed ha annunciato un esposto all’Antitrust e all’Agcom «affinché chiarisca se gli aumenti stabiliti dalla piattaforma sono legittimi». Esposto all’Antitrust anche da parte dell’Unione nazionale consumatori:

«Nella comunicazione inviata agli utenti Dazn comunica le variazioni contrattuali, e gli aumenti già surreali, senza ricordare contestualmente all’abbonato il suo sacrosanto diritto di poter recedere, in violazione delle norme a tutela degli utenti», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. «E’ inaccettabile, poi, farsi gioco dei tifosi che seguono il calcio in televisione. Dazn è già stata graziata nella precedente stagione dal ritardo con il quale Agcom ha cambiato le regole sulla qualità delle trasmissioni, di fatto non pagandone il costo. Ora attendiamo il pronunciamento urgente dell’Antitrust», conclude Dona.+

Il caso è diventato anche politico. «Aumenti scandalosi, presenteremo un’interrogazione parlamentare», ha commentato Daniele Belotti, capogruppo Lega in Commissione istruzione, cultura, sport alla Camera.

L’offerta prevede due diverse tipologie di sottoscrizione per gli utenti: l’opzione standard e l’opzione plus, differenziate dal costo (rispettivamente 29,99 euro e 39,99 euro al mese) e dalla possibilità di poter vedere contemporaneamente le partite e gli eventi live su uno solo o due dispositivi (entrambi connessi alla rete internet della stessa abitazione). Con questa modalità sono sarà più possibile la ‘comunione’ dell’abbonamento. Del resto Dazn era orientata su questa strada già dal novembre del 2021: la decisione nasce dalla volontà di combattere la pirateria e risolvere il problema dell’account sharing fraudolento, sulla scia di quanto già fatto da Netflix e Spotify.

Dal 2 agosto i clienti potranno scegliere se mantenere l’offerta da 29,99 euro al mese, ma con i nuovi limiti alla ‘connessione’ dei dispositivi. L’offerta Plus da 39,99 euro al mese, invece, consente di guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi su due dispositivi (su sei registrabili) anche se connessi da due reti internet diverse. Tuttavia, solo chi sottoscrive l’abbonamento e i suoi conviventi possono guardare gli eventi su Dazn con lo stesso account.

«Il piano degli abbonamenti riflette il valore degli eventi sportivi che trasmettiamo in Italia, il valore del prodotto Serie A e della nostra proposta editoriale», ha commentato Stefano Azzi, ceo di Dazn Italia. «Offerta in linea con quanto già avviene negli altri paesi europei e nel solco di quanto fatto dagli altri grandi OTT», le parole invece di Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A. Dichiarazioni che non sono bastate per frenare le polemiche.

venerdì, 10 Giugno 2022 - 22:53
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