Dopo il boom grillino del 2018, ora la Campania traina la diaspora dei dimaiani: 14 deputati lasciano i 5Stelle

Luigi Di Maio Dimissioni
Luigi Di Maio durante la conferenza in cui annuncia le sue dimissioni da capo politico del MoVimento
di Gianmaria Roberti

La Campania del cappotto grillino, alle Politiche del 2018, traina la diaspora dimaiana quattro anni dopo. Sono 14 i deputati campani – su 50 complessivi – iscritti a Insieme per il Futuro, il gruppo fondato dal ministro degli Esteri, nel clamoroso strappo col Movimento 5 Stelle. I nomi sono stati ufficializzati a Montecitorio dal presidente della Camera, Roberto Fico. Sono quelli (solo per citare i campani) di Cosimo Adelizzi, Alessandro Amitrano, Andrea Caso, Margherita Del Sesto, Gianfranco Di Sarno, Iolanda Di Stasio, Conny Giordano, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Luigi Iovino, Pasquale Maglione, Generoso Maraia, Maria Pallini, Vincenzo Spadafora.

A Palazzo Madama, potrebbero seguire Di Maio i senatori campani Vincenzo Presutto, Sergio Vaccaro e Raffaele Mautone. Il quadro è ancora fluido, e non possono escludersi sorprese. In Campania, sembra però consumarsi una nemesi a 5 Stelle. Culla del grillismo, è la regione dove è nato il primo Meet Up degli Amici di Beppe Grillo, embrione del futuro movimento, lanciato nel 2005 a Napoli da Fico. Alle ultime politiche – con Di Maio candidato premier – la Campania ha regalato al M5S il 50% circa dei consensi. Oggi invece qui si rileva lo zoccolo duro della scissione. Nulla che lasci già pensare, tuttavia, a un travaso di consensi dai 5 Stelle al progetto dimaiano.

I voti grillini – peraltro in netto calo dal 2018 – sono storicamente voti di opinione, accordati al programma del movimento, non ai singoli candidati. Una fiducia riposta nel simbolo, insomma, incarnato dal Garante de M5S – “l’elevato” Beppe Grillo. Difficile pesare adesso quanto valga il partito di Di Maio. Un progetto moderato, che guarda al centro, area sempre affollata di pretendenti. Intanto, almeno in Parlamento, la scissione grillina pare attirare molti. E non solo chi è al secondo mandato, tagliola identitaria dei 5Stelle. In entrata, alla Camera, i rumors parlano anche di Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione nel governo Conte 2. Tra gli osservati speciali l’ex guardasigilli Alfonso Bonafede, attuale coordinatore del Comitato per i rapporti territoriali e dunque nel Consiglio nazionale grillino, e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, che però smentisce l’addio al M5S. E qualcuno, viceversa, sarebbe già tornato sui suoi passi, nemmeno 24 ore dopo la tentazione Di Maio: il senatore Emiliano Fenu resterà pentastellato. Chissà, alla fine, quanti faranno lo stesso.

Il GRUPPO “INSIEME PER Il FUTURO” ALLA CAMERA

In attesa dei nomi al Senato – dovrebbero essere 11 – questi sono i 51 nomi di Insieme per il futuro alla Camera. Oltre allo stesso Di Maio, ci sono: Cosimo Adelizzi, Roberta Alaimo, Alessandro Amitrano, Giovanni Luca Aresta, Sergio Battelli, Luciano Cadeddu, Vittoria Casa, Andrea Caso, Gianpaolo Cassese, la vice ministro all’Economia Laura Castelli, Luciano Cillis, Federica Daga, Paola Deiana, Daniele Del Grosso, Margherita Del Sesto, Giuseppe D’Ippolito, Gianfranco Di Sarno, Iolanda Di Stasio, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, Francesco D’Uva, Mattia Fantinati, Marialuisa Faro, Luca Frusone, Chiara Gagnarli, Filippo Gallinella, Andrea Giarrizzo, Conny Giordano, Marta Grande, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Luigi Iovino, Giuseppe L’Abbate, Caterina Licatini, il sottosegretario alla Giustizia Anna Macina, Pasquale Maglione, Alberto Manca, Generoso Maraia, Vita Martinciglio, la sottosegretaria al Sud Dalila Nesci, Maria Pallini, Gianluca Rizzo, Carla Ruocco, Emanuele Scagliusi, Davide Serritella, Vincenzo Spadafora, Patrizia Terzoni, Gianluca Vacca, Simone Valente e Stefano Vignaroli. Sono tutti fuoriusciti dal gruppo Movimento 5 Stelle. In più, a Ipf si è approdato il deputato Antonio Lombardo, già iscritto al gruppo Coraggio Italia.

mercoledì, 22 Giugno 2022 - 22:00
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