Valanga di ghiaccio in Marmolada, 7 vittime e le speranze di trovare vivi i 13 dispersi si assottigliano

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Le speranze di ritrovare vivi quanti risultano ancora dispersi si assottigliano con il passare dei minuti.

In Marmolada, lì dove ieri pomeriggio si è verificata una valanga di ghiaccio che ha colto di sorpresa numerosi escursionisti, i soccorsi non smettono di lavorare un solo istante. Ci sono persone da cercare (13 i dispersi), ma nessuno si illude che, a distanza di 24 ore, qualcuno sia riuscito a sopravvivere alla furia del ghiaccio e detriti. E questo apre al triste scenario di una conta dei morti destinata a salire.

Attualmente le vittime accertate sono 7. Tre sono della provincia di Vicenza: Filippo Bari, Tommaso Carollo e Paolo Dani. Bari, ventisettenne residente a Malo, lavorava in una ferramenta a Isola Vicentina, aveva una compagna ed un figlio di 4 anni. Prima della tragedia aveva inviato un ultimo selfie ad amici e parenti proprio dalla Marmolada. Carollo, 48 anni, era un manager di Thiene, molto conosciuto nell’Altovicentino. Ieri si trovava sulla via ‘normale’ insieme alla compagna, rimasta ferita e ricoverata in ospedale a Trento. Dani era una guida alpina di Valdagno, tra le più apprezzate, e aveva 52 anni, molto esperto e stimato dai colleghi e dagli appassionati di escursioni in quota. I tre – Bari e Carollo entrambi iscritti alla sezione Cai di Malo – erano assieme in una delle cordate investite in pieno dal fiume di ghiaccio e roccia, piombato su Pian dei Fiacconi. 

Tra le vittime identificate c’è anche Davide Miotti, 51 anni, che era in cordata con la moglie Erica Campagnolo. Moglie e marito gestivano da anni un negozio super-specializzato nell’attrezzatura tecnica a Tezze sul Brenta (Vicenza). Erica Campagnolo risulta tra i dispersi. Avevano due figli, un ragazzo di 15 anni e una ragazza più grande.

Le prime sei vittime sono state trovate ieri, mentre oggi è stato recuperato solo un corpo. Le ricerche sono complicate. Oggi per alcune ore le operazioni sono state interrotte a causa del maltempo. E, in più, bisogna agire con cautela perché c’è il rischio di ulteriori crolli. Il rischio riguarda il ghiacciaio di Planpincieux, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, a causa del temporale previsto in serata. L’allerta è per una porzione di ghiacciaio da circa 400 mila metri cubi che si muove fino a un metro al giorno.

Nel primo pomeriggio il premier Mario Draghi ha fatto visita ai parenti delle vittime identificate, poi si è presentato visibilmente commosso alla conferenza stampa di Canazei. «Oggi l’Italia piange le vittime e gli italiani si stringono a loro con affetto – ha detto – ma il Governo deve riflettere e deve prendere dei provvedimenti perché quanto accaduto possa avere una probabilità bassissima o possa addirittura essere evitato».

lunedì, 4 Luglio 2022 - 22:44
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