“Requiem sull’ottava nota”, il Capitano Mariani e i clan all’ombra del Vesuvio: ecco il nuovo romanzo di Taranto

taranto giovanni
Il giornalista e scrittore Giovanni Taranto
di Federico Felici

Si può usare l’arma del “giallo” per parlare di legalità, affrontare temi legati alle mafie, alla criminalità organizzata, alla piaga della “mafiosità diffusa”. E, soprattutto, lo si può fare riuscendo a non rendere le cose pesanti e ostiche, ma, anzi, ad affascinare il lettore? Pare proprio di sì. Ci sta riuscendo, e con successo, un autore campano, che con “le indagini del Capitano Mariani”, da due anni sta attirando sempre più lettori, con uno stile originale che mescola competenza tecnica, esperienza sul campo, spunti culturali e una buona dose di ironia.

È in libreria dallo scorso 17 giugno “Requiem sull’ottava nota”, il secondo romanzo del giornalista Giovanni Taranto, uno dei cronisti “storici” della nera e della giudiziaria in Campania. 

Un giallo “che svela i retroscena dei clan”, sottolinea la Avagliano Editore, che ha pubblicato il volume nella collana “I Corimbi”, la stessa dove, nel 2021, era uscito “La fiamma spezzata”, con cui si era fatto conoscere per la prima volta il personaggio del Capitano Giulio Mariani, ufficiale romano della Benemerita, inviato a comandare una Compagnia ai piedi del Vesuvio.

Evidentemente Taranto è riuscito a trovare la quadra per coniugare trame avvincenti, realismo, humor e approfondimento. Ma, soprattutto, ha trovato il modo per spiegare efficacemente fenomeni e meccanismi del crimine in maniera puntuale e mai approssimativa, pur coinvolgendo il lettore a tal punto da costringerlo a non lasciare mai le pagine, spingendolo ad addentrarsi sempre nel capitolo successivo. 

E se “a mettere la faccia” per sottoscrivere il valore di queste opere si espone chi è stato al vertice della magistratura antimafia e dell’Arma dei Carabinieri, qualcosa vorrà pur dire.

Per “Requiem sull’ottava nota”, è l’ex procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, a sostenere nella prefazione come questo romanzo sia fondamentale “…per comprendere le cause storiche, economiche e sociali che hanno reso la camorra parte integrante del tessuto sociale Vesuviano, di Napoli e della sua area metropolitana. E come liberarsene per sempre”. 

Per “La fiamma spezzata” (Avagliano 2021), invece, era stato il Generale Vincenzo Coppola, già Vice Comandante Generale dell’Arma, a sottolineare come quelli raccontati dall’autore fossero i “veri Carabinieri” e ne rispecchiassero in pieno lo spirito, le attitudini, e il modo di vivere e investigare. 

Ma torniamo al giallo di recente uscita: come il suo predecessore, “Requiem sull’ottava nota” è ambientato negli anni ’90. Camorra, mafia, estorsioni, droga e microcriminalità sono gli avversari quotidiani del capitano Giulio Mariani, romano de Roma, al comando di una compagnia dei Carabinieri nel Vesuviano. Pochi gli spiragli per la vita familiare. Pasqua è vicina. L’attività del racket si intensifica. Uno showroom viene devastato per costringere il titolare a pagare il pizzo. Gli scontri fra cosche per il controllo dello spaccio si inaspriscono. Un sedicenne, usato come sentinella da una delle “famiglie” rivali, rimane ferito gravemente in un raid. Mariani indaga, affiancato dal Nucleo Operativo, dalla Pm napoletana Clara Di Fiore, e dall’amico Gianluigi Alfano, nerista. Ai due casi si intrecciano omicidi irrisolti e nuovi scontri a fuoco. Ma un mistero complica le indagini. Mariani riceve dei pizzini anonimi, inizialmente incomprensibili. Il mittente sembra voler indicare ai Carabinieri i responsabili di episodi estorsivi, traffici di stupefacenti, boss e killer delle fazioni in guerra. C’è da fidarsi? Chi c’è dietro quelle soffiate? Qual è il suo vero interesse? Al capitano Mariani, l’onere di decifrare le criptiche indicazioni dell’enigmatico informatore e trovare prove concrete che le confermino. Per farlo, dovrà scavare nel ventre della città vecchia e confrontarsi con personaggi particolari, spesso inquietanti. Il tutto tentando di strappare il minorenne ferito e il suo fratellino a un destino segnato, al soldo della camorra. Sullo sfondo, la vita di caserma, le tradizioni pasquali, il folclore e la filosofia del Vesuviano. 

Un mix avvincente, che cattura e trascina i lettori al fianco dei protagonisti in un turbine di emozioni e colpi di scena, fino all’ultima pagina.

mercoledì, 13 Luglio 2022 - 13:06
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