Garante detenuti arrestato, Ioia trasferito in un carcere in Calabria. E dinanzi al gip fa scena muta

Pietro Ioia

Nel carcere di Poggioreale non è opportuno che sia detenuto. Pietro Ioia, che sino al giorno dell’arresto ha ricoperto il delicato incarico di garante dei detenuti di Napoli su nomina dell’allora sindaco Luigi de Magistris, è stato trasferito in un istituto penitenziario calabrese.

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La decisione è stata assunta dal giudice per le indagini preliminari Valentina Giovanniello del Tribunale di Napoli che ha spiccato il provvedimento restrittivo contro Ioia nell’ambito di un’inchiesta su cellulari e droga in uso ad alcuni detenuti della casa circondariale partenopea. Ioia è accusato di essersi prestato a introdurre gli ‘oggetti’, approfittando del suo ruolo di garante. Ruolo che gli consentiva facilità di colloqui coi detenuti e che lo rendeva immune da perquisizioni a campione.

A suo carico ci sono numerose intercettazioni, alcune delle quali dal contenuto eloquente, e immagini sul momento dello scambio di oggetti (non meglio visibili) coi detenuti a colloquio con lui. Rispetto alle contestazioni mosse dalla procura, Ioia – difeso dall’avvocato Raffaele Minieri – si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

Nel frattempo il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che aveva confermato la nomina di Ioia a garante dei detenuti di Napoli, ha immediatamente provveduto alla revoca dell’incarico.

giovedì, 20 Ottobre 2022 - 21:30
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