Allattato dalla madre tossicodipendente, morto il piccolo ‘Simba’: amato e accudito dalla Casa di Matteo a Napoli

Il piccolo 'Simba' non ce l'ha fatta

Talvolta, durante il sonno, sul suo viso si disegnava un sorriso. Ché ‘Simba’ faceva bei sogni nonostante gli fosse stata riservata una sorte crudele.

La mamma lo nutriva, lo allattava e al contempo lo uccideva: affetta da gravi problemi di tossicodipendenza, la donna trasferiva lo stupefacente al suo bambino con il latte materno. E così Simba mangiava e a poco poco il suo corpo si è spezzato. Quando un assistente sociale li ha trovati, ‘Simba’ aveva già seri problemi di salute. Impossibile farlo adottare e la madre si è dileguata.

Lo ha accolto la Casa di Matteo, un faro di amore e assistenza che scalda i cuori. E’ qui che Simba è arrivato quasi quattro anni fa ed è qui che mercoledì scorso è morto. «È successo tutto improvvisamente, come altre volte. Ma questa volta non ce l’abbiamo fatta. Noi, noi e lui, insieme. Non vogliamo farci domande, non sapremmo trovare risposte adeguate. Ringraziamo chiunque lo abbia amato, da vicino, da lontano. Siamo sicuri che anche il piccolo Re della Foresta vi abbia voluto bene», ha scritto sui social la Casa di Matteo.

Gli è stato accanto chi lo ha amato, chi in questi quasi quattro anni non ha mancato di dargli calore, sostegno. Chi gli ha dato carezze e abbracci pur nella consapevolezza che Simba non avrebbe potuto fisicamente ricambiare. Simba ha riportato danni celebrali legati all’astinenza delle sostanze stupefacenti cui si era assuefatto con il latte materno e soffriva di gravi crisi epilettiche.

La vita non gli ha sorriso, ma alla Casa di Matteo – realtà di cui presidente Marco Cammarana – hanno provato a restituire a ‘Simba’ un po’ di quell’affetto che un bambino dovrebbe sempre avere. E ‘Simba’ è il soprannome che proprio operatori e infermieri hanno voluto dare a questo piccola creatura: loro, che usano ribattezzare i bimbi della casa con i nomi di cartoni animati, hanno voluto omaggiare la tenacia e la forza di sopravvivenza di quel piccolo di 4 mesi con il nome del re della foresta, ‘Simba’. E ‘Simba’ finché ha potuto ha lottato, ha resistito, ha tenuto duro anche quando altre gravi crisi lo hanno assalito. Fino a mercoledì. ‘Simba’ si è spento tra le braccia di Marco, tra le braccia di chi gli ha voluto bene e forse gli ha regalato quei sorrisi che nel sonno si disegnavano sul volto di un piccolo con il quale la vita non è stata generosa.

venerdì, 6 Gennaio 2023 - 17:27
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