Avvocati di Napoli al voto, il Coa schiacciato dal maxi-debito si rinnova: liste, outsider e indipendenti singolari

di Manuela Galletta

Civilisti e penalisti tornano al voto a Napoli e lo fanno in un momento storico assai delicato. Dal 30 gennaio al 4 febbraio urne aperte per eleggere i nuovi componenti del Consiglio dell’ordine degli avvocati. E stavolta l’appuntamento va oltre l’espressione di una preferenza.

Il Coa uscente è stato investito dalla bufera dei conti in rosso: a ottobre è emerso un debito da un milione e 100mila euro accumulato a partire dal 2008. Il direttore amministrativo, delegato alla contabilità e al pagamento dei tributi, non ha versato imposte, trasse e contributo previdenziali, aprendo così un debito nei confronti di Inps ed Erario. Né alcuno dei consiglieri in carica dice di essersi accorto delle pesanti anomalie nei bilanci. Il presidente uscente Antonio Tafuri si è difeso sostenendo che nulla avrebbero potuto fare lui e il Coa dal momento che il direttore amministrativo faceva sparire gli avvisi di pagamento. Ad appesantire però il clima vi è stato il tentativo del Coa di fare cassa facendo recapitare Pec di intimazione di pagamento per quote di iscrizione assai risalenti nel tempo pena – era la minaccia scritta – l’immediata sospensione dall’Albo. E’ in questo clima avvelenato che ha spaccato l’avvocatura che cadono le elezioni per il rinnovo del Coa di Napoli che resterà incarica per 4 anni (2023-2026: 25 i componenti da eleggere.

Liberi e Coesi, trainata dall’avvocato Carmine Foreste (consigliere di opposizione uscente), va a caccia della vittoria dopo il boom di consensi ottenuto in occasione delle elezioni dei Delegati del XXXV Congresso Nazionale Forense: a maggio scorso ha strappato 7 delegati eletti, ponendosi di fatto come alternativa al gruppo di avvocati di maggioranza nel Coa. In campo, per la lista, scendono Carmine Foreste, Giuseppe Landolfo, Salvatore Ciccarelli, Roberto Arcella, Luca Zanchini, Fabio Foglia Manzillo, Dario Belleca, Alessandro Numis, Antonio Valentino, Immacolata Troianiello, Stefania Armiero, Antonella Santoro, Nathalie Mensitieri, Federica Mariottino, Roberta Nobile e Dina Cavalli. Tanti nomi tra i quali compaiono anche avvocati che alle ultime elezioni erano schierati su altri fronti: è il caso, ad esempio, di Dina Cavalli, entrata in Consiglio con la lista ‘Insieme per l’avvocatura’ guidata dal presidente uscente Antonio Tafuri; dell’avvocato Antonio Valentino, che nel 2019 era stato eletto consigliere con la lista ‘Sindacato forense di Napoli’ che per l’occasione è confluita nel progetto più largo; Immacolata Troianiello, eletta nel 2019 con ‘Coesione forense’, anche questa esperienza giunta al capolinea; dell’avvocato Nathalie Mensitieri, che era stata eletta con ‘Avvocati Unità è Responsabilità’ guidata da Maurizio Bianco; dell’avvocato Alessandro Numis, candidato nel 2019 pure lui con ‘Sindacato forense’. Mercoledì 11 gennaio la lista aprirà la campagna elettorale con un appuntamento allo Iav Club (In Arte Vesuvio) in via Turchi. Già arrivato l’endorsment di Armando Rossi, che alle scorse elezioni capitanò la lista ‘Evoluzione forense’ da cui poi è nata ‘Liberi e Coesi’.

Fa da contraltare la lista ‘Per l’avvocatura’ che tanto ricorda, per assonanza, ‘Insieme per l’avvocatura’ di cui ha fatto parte la maggioranza uscente e che godrebbe della benedizione di Francesco Caia (consigliere nazionale dell’Ordine degli avvocati e in passato presidente Coa Napoli), già sponsor di ‘Insieme per l’avvocatura’ di Antonio Tafuri. Della maggioranza uscente fanno parte gli avvocati Pasquale Altamura e Loredana Capocelli, che scendono in campo con Luigi Aprea, Attilio Belloni, Loredana Capocelli, Felice Ciruzzi, Antonio Di Marco, Roberta Foglia Manzillo (entrata nel Coa solo nell’ultimo mese), Manuela Palombi, Pietro Ruggiero, i consiglieri uscenti Hilarry Sedu e Alfredo Sorge. Sia Sedu che Sorge, alle ultime elezioni erano stati candidati, eletti, con Evoluzione forense, la lista guidata da Armando e dalle cui ceneri è nata ‘Liberi e coesi’. Per i consiglieri uscenti, che hanno fatto parte della maggioranza, sarà una sfida tosta: il malcontento per la gestione della scoperta del debito da un milione di euro potrebbe ricadere su di loro. La lista si presenterà giovedì 12 alla Galleria Navarra in piazza dei Martiri.

Ai due ‘pretendenti’ più strutturati si aggiunge un terzo incomodo, un nuovo progetto firmato da avvocati che hanno già svolto il ruolo di consiglieri e che sono stati protagonisti degli ultimi mesi di vita più roventi del Coa. Gli avvocati Sabrina Sifo, Ilaria Imparato e Eugenio Pappa Monteforte sono quelli che hanno presentato in procura una formula denuncia sul maxi-debito. Sono quelli che in Consiglio hanno sollecitato le dimissioni del presidente e del tesoriere; sono quelli che, incassato il ‘no’ di Tafuri alla richiesta di dimissioni, hanno deciso di dimettersi. Tutti e tre facevano parte della squadra ‘Liberi e Coesi’ capitanata da Carmine Foreste ma il diverso approccio allo scandalo che ha travolto il Coa li ha spinti a lasciare la formazione. Nasce così ‘Avvocatinsieme – Trasparenza e impegno’ che a questa tornata elettorale schiera: Ilaria Imparato, Sabrina Sifo, Eugenio Pappa Monteforte, Francesca Basso, Ferdinando Ceraso, Francesca D’Alessandro, Gennaro Danesi, Ilaria Giglio, Raffaele Miele, Gennaro Nunziato, Valeria Pessetti, Sara Perrotta, Daniele Ramondino, Umberto Truglio e Augusto Vigo Majello.

Alle tre liste più nutrite si aggiungono movimenti outsider: L’Orgoglio forense lancia gli avvocati Alfredo Affaitati e Donatella Giardino; Nad che schiera Rosaria Elefante e Luca Panico.

Non mancano le candidature indipendenti. E’ singolare quella di Maurizio Bianco, già presidente del Consiglio dell’Ordine e costretto a dimettersi dopo essere stato alle ultime elezioni per via del limite del doppio mandato posto dalla legge Falanga. Da sempre alla guida di gruppi organizzati, Bianco oggi si ritrova da solo dopo che la sua ultima creatura «Avvocati unità è responsabilità» si è sgretolata: alcuni professionisti con lui eletti alle scorse elezioni ed entrati in Consiglio, si sono riuniti attorno al progetto ‘Liberi e Coesi’. E Bianco, rimasto solo, tuona oggi contro «il vecchio schema delle liste contrapposte», ritenendolo «tramontato». «Ormai è evidente quanto possa essere dannosa quella esasperata conflittualità tra noi, condita dall’antico sport del “salto della quaglia” per sole ambizioni personali. E di “quaglie” saltellanti io ne ho avute e le ho anche perdonate – ha scritto su Facebook annunciando la sua candidatura – In pochi anni l’Avvocatura Napoletana è diventata un cumulo di macerie. La dignità, l’orgoglio di farne parte, la credibilità di quella Avvocatura sembrano sparite. Ma io non riesco ad arrendermi. Oggi è tempo di ricostruire e pure velocemente. Non è più tempo di conflitti ma bisogna remare tutti dalla stessa parte, magari lasciando il timone ai più giovani, affinché imparino ancora meglio l’equilibrio e il rigore indispensabili per rappresentarci. Per restituirci l’autorevolezza che meritiamo. Io ci sono. E mi candido per questo». Alle elezioni del 2019 Bianco si presentò alla guida della lista ‘Avvocati unità e responsabilità’ di cui facevano parte anche professionisti che oggi si sono riuniti attorno al progetto di Liberi e Coesi.

Altri candidati indipendenti sono: Gianluca Alaia, Pierluigi Alberti, Francesco Annunziata, Hylde De Benedetta, Giovanni Carini, Nello Caserta, Ugo Catizone, Gennaro De Falco, Marcello Lombardi, Sergio Longhi, Teofilo Migliaccio, Salvatore Rotondo, Antonio Santanastasio, Nicolangelo Sessa.

Indipendenti, ma organizzati, sono gli avvocati che hanno invece abbracciato la lista ‘laica’ portata avanti dal penalista Gabriele Esposito, che alle scorse elezioni – senza far parte di alcun movimento – fece un boom di preferenze personali, piazzandosi al quarto posto. Né, durante i 4 anni di consiliatura, Esposito ha ‘tradito’ la fiducia dei suoi elettori: non si è mai unito a un schieramento rimanendo un battitore libero. E, adesso, guida ‘Avvocati indipendenti’, lista alla quale hanno già aderito Edoardo Di Natale, Gennaro De Chiara, Michele Bisceglia, Antonio Verde e Maurizio D’Ago.

martedì, 10 Gennaio 2023 - 10:34
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