Processo d’appello al giudice Alberto Capuano, pena dimezzata: cadono le accuse di corruzione

Alberto Capuano
Il giudice napoletano Alberto Capuano

I giudici di secondo grado hanno riqualificato per l’ex collega due contestazioni di corruzione in traffico di influenze e per una terza il tentativo di traffico di influenze.

La terza sezione penale della Corte di Appello di Roma ha assolto il giudice napoletano Alberto Capuano – difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Alfredo Sorge – dalle cinque contestazioni di corruzione in atti giudiziari per le quali in primo grado il 14 settembre 2021 era stato condannato dal Tribunale di Roma. La pena è stata quindi rideterminata in quattro anni e nove mesi, in sostanza dimezzando la condanna inflitta in primo grado che è stata di otto anni e dieci mesi di reclusione.

Riqualificazioni e rideterminazioni della pena hanno interessato tutti gli altri coimputati, Di Dio, Cassini e Liccardo (difesi dagli avvocati Marco Campora, Francesco Cinque, Claudio Sforza, Domenico Dello Iacono, Aniello Cozzolino).

Per i difensori del giudice Capuano la sentenza «costituisce un primo momento di riequilibrio della realtà con il riconoscimento della insussistenza di tutte le ipotesi di corruzione in atti giudiziari contestate e per cui era stata a suo tempo emessa la misura coercitiva e poi la sentenza di primo grado». I legali si riservano di leggere le motivazioni della sentenza «e di impugnare in Cassazione il verdetto di colpevolezza per il reato di traffico di influenze, addirittura in una delle tre ipotesi ravvisato in forma tentata». 

Alberto Capuano fu arrestato nel luglio 2019 dalla Squadra Mobile di Roma, perché ritenuto al centro di un presunto giro di corruzione. Al momento dell’esecuzione della misura di custodia cautelare in carcere, era giudice nella sezione distaccata di Ischia. In precedenza aveva prestato servizio nella sezione gip del tribunale di Napoli. Il magistrato, 63 anni, fu posto ai domiciliari nel gennaio 2020, per tornare libero nel luglio dello stesso anno.

lunedì, 17 Aprile 2023 - 21:10
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