La febbre scudetto batte la scaramanzia, Napoli già in festa: c’è la statua Pulcimhen, il presepe ‘azzurro’ e tanto altro | Foto

di Laura Nazzari

«Benvenuti a Napoli. Città d’arte e…. campione di Italia». Accanto il disegno dello scudetto con il numero 3.

All’ingresso di Spaccanapoli c’è uno striscione che ti catapulta nella festa. Quella che Napoli e i napoletani attendono da 33 anni. Lo scudetto è a un passo, gli 11 di Spalletti potrebbero portarlo a casa già domenica, bruciando le tappe di un campionato che sin dai primi match si è tinto di azzurro.

E di azzurro sono colorate le strade di Napoli. Non da oggi. L’euforia per l’impresa di Osimhen e compagni ha vinto finanche la scaramanzia, che in terra di Partenope è una ‘religione’. Persino i più riottosi si piegano alle logiche della scaramanzia (non dire affinché la sfortuna non prenda il sopravvento), schermendosi dietro il ‘Non è vero ma ci credo’ di defilippiana memoria. Ma stavolta la corsa del Napoli e la fame di rivalsa sono stati più forti delle credenze popolari.

I vicoli della città brulicano di bandiere, cuori, magliette, striscioni in plastica dai colori bianchi e azzurri che vanno da balcone a balcone decorando il cielo. Tutti con il naso in su. Su verso la vetta del campionato, che in questa stagione calcistica il Napoli occupa stabilmente e senza reali concorrenti. Su a rimirare le creazioni di un popolo affamato di sogni che conta le ore per scendere in piazza a urlare la propria gioia. La febbre da scudetto ha ispirato ogni settore, dando vita a creazioni che rendono magica l’impresa azzurra.

Il Napoli ispira l’arte
‘Le voci di dentro’, storica galleria d’arte di Napoli, e i suoi artisti hanno rivisitato le icone della napoletanità in chiave calcistica. La maschera in ceramica di Pulcinella diventa quella di Osimhen, l’attaccante numero 9 del Napoli, che indossa, a seguito di un infortunio, una maschera in carbonio e kevlar sul volto: l’idea e la mano di quadro e scultura ‘Pulcimhen’ sono quelli della giovane artista Annarita Buonanno.

Nel “Linguaggio de Le Mani” di Stefania Mussolino, raccolta scultorea frutto di uno studio sul mondo della gestualità partenopea, il gesto scaramantico delle corna in basso si posa sulla grafica del numero 10 dando vita a “La Mano de D10s”, omaggio a Diego Armando Maradona, il calciatore eterno che per primo ha trascinato il Napoli nell’universo scudetto (conquistandone ben due). L’opera è impreziosita dalle cornici artigianali in legno pregiato di Gm Group, azienda di produzione e distribuzione di aste per cornici che è alla direzione artistica ed esecutiva dell’atelier, assieme alla Switch, agenzia di comunicazione.

Osimhen è il protagonista indiscusso anche delle diverse grafiche d’autore, che si fondono con le citazioni di un altro simbolo della napoletanità, Massimo Troisi: “Ricomincio da Tre” e di “Scusate il Ritardo”. Le grafiche sono realizzate dai creativi della Switch, e dedicate al sogno scudetto.
Anche l’artista Guido Gabriele, alias “graficaMENTE scorretta”, ha realizzato due grafiche per omaggiare gli 11 di Spalletti: “SanGennHope” e “San GennHeart”, entrambe rientrano nella serie numerata “Special G”, dedicata al Santo Patrono della città, San Gennaro. Le opere sono esposte, e acquistabili, nella storica galleria di San Biagio dei Librai e nel nuovo atelier in via Chiatamone.

«Come atelier d’arte partenopea, non potevamo non raccontare un momento di folklore, di gioia e di riscatto così grande per il nostro popolo, per la nostra città che da sempre è nostra fonte di ispirazione. Qualcosa sta cambiando per Napoli. In ogni ambito. Dal lavoro allo sport, dal cinema alla cucina. Dall’arte al design. Lo dimostrano le tante produzioni cinematografiche in città, l’aumento di ristoranti stellati nel Napoletano, il boom di turismo. Siamo primi in classifica, non solo nel calcio, e siamo fieri di essere napoletani. Abbiamo il dovere di incorniciare, proteggere e rendere eterna la Bellezza di questo periodo storico di rinascita», ha commentato Maria Rosaria Cuccurullo, export manager di Gm Group / Le voci di dentro.

Genny Di Virgilio, l’artigiano presepiale di San Gregorio Armeno, ha persino realizzato un presepe dedicato al Napoli: le statuine di tutti i giocatori, con Spalletti alla guida del gruppo, fanno parte dello speciale allestimento realizzato su una scena di sughero e legno tipica della Natività. «I pezzi – racconta Di Virgilio – mi sono stati ordinati da un famoso atelier di moda napoletano e prima di consegnarli mi faceva piacere metterli tutti insieme su un tradizionale ‘scoglio’ e non solo gli undici titolarissimi ma tutta la squadra». Di Virgilio ha appena terminato di realizzare altri quattro pastori protagonisti della storica vittoria, di grandi dimensioni, compreso il presidente De Laurentiis e l’immancabile Maradona, alcuni dei quali con il tricolore dello scudetto tra le mani. Pezzi che sono stati già presi di mira dai selfie dei tanti turisti presenti in città pronti a condividere con i tifosi azzurri l’eventuale festa di domenica pomeriggio.

Inutile dire che tutti gli artigiani di San Gregorio Armeno hanno realizzato una loro statuina presepiale degli ‘eroi’ azzurri di questa stagione calcistica.

Ma la febbre scudetto ha ispirato anche la cucina. Impossibile dimenticare la torta Osimhen, ideata dal pasticciere Salvatore Mellone di Fresco Forno a Piscinola. Il dolce ha inaugurato il filone dell’omaggio culinario all’attaccante nigeriano: sono stati realizzati zeppole e caffè ad hoc.

Tutti pazzi per il Napoli. Le bandiere sventolano festose su bancarelle e balconi. I Quartieri Spagnoli sono un tripudio di omaggio alla squadra. In via Emanuele Del Deo il murale dedicato a Maradona è divenuto meta turistica: nato come ‘santuario’ di Diego dopo la sua morte, lo spiazzo dedicato al Pibe de Oro è richiama tifosi, curiosi e turisti da ogni dove, al punto che si fa persino fatica a raggiungerlo a piedi. La folla è tanta che si cammina come le sardine. Il Comune sta addirittura pensando a un percorso pedonale consigliato per cercare di regolare il flusso del pellegrinaggio. Qualche centinaio di metri più avanti, tornando verso via Toledo, in una stradina laterale vi sono le sagome di Spalletti e dei calciatori: sono tutti lì, dinanzi a un piccolo localino, pronti a farsi immortalare in un selfie.

venerdì, 28 Aprile 2023 - 19:14
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