Bonifica di Bagnoli, processo da rifare: assoluzioni annullate in Cassazione, nuova verifica solo sul disastro colposo

Bagnoli
Una veduta del quartiere Bagnoli a Napoli (foto Kontrolab)

I giochi non sono ancora chiusi. Il processo di secondo grado sulla bonifica fantasma di Bagnoli è da rifare. Nella serata di ieri la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti annullato le assoluzioni disposte dalla Corte d’Appello di Napoli rispetto all’imputato di disastro colposo.

Per l’accusa di truffa per l’erogazione di pubbliche forniture, invece, le assoluzioni diventano definitive: il ricorso che la procura generale aveva presentato sul punto è stato respinto. Ne consegue che Gianfranco Caligiuri (ex direttore tecnico di Bagnoli futura), il tecnico Alfonso De Nardo, Mario Hubler (ex direttore generale di Bagnoli futura), il tecnico Giuseppe Pulli e Sabatino Santangelo (ex presidente di Bagnoli futura ed ex vicesindaco di Napoli) non dovranno più difendersi da questa contestazione.
Storia diversa, invece, per la contestazione più grave, che costituisce l’ossatura dell’inchiesta: il disastro colposo.

Il 4 aprile 2022 la terza sezione penale della Corte d’Appello di Napoli (presidente Giovanni Carbone) ha assolto gli imputati perché «il fatto non sussiste», ribaltando la sentenza di primo grado che invece aveva sancito la condanna degli imputati. Nello specifico, in primo grado, i giudici della sesta sezione penale del Tribunale di Napoli (collegio B) inflissero 3 anni al notaio Santangelo; 2 anni a Hubler; 4 anni all’ingegnere Caligiuri; 3 anni e 3 mesi ai tecnici De Nardo e Pulli.

Adesso si riparte proprio da parte di quelle condanne. La Corte d’Appello di Napoli, in diversa composizione dalla precedente, dovrà riesaminare il caso rispetto al disastro colposo. Secondo l’impostazione accusatoria che fu tratteggiata dall’allora pm Stefania Buda, Bagnolifutura avrebbe dovuto bonificare e riqualificare il sito di interesse nazionale di Bagnoli ma la bonifica non venne mai realmente effettuata. Per gli inquirenti furono eseguiti interventi che hanno «aggravato l’inquinamento dei suoli», determinando «un pericolo ambientale con immensa capacità diffusiva che coinvolge l’integrità della salute di un numero non individuabile di persone».

sabato, 20 Maggio 2023 - 11:52
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