Boscotrecase, neonata morta dopo essere stata respinta da ospedale: indagati due pediatri in vista dell’autopsia


Primi indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della bimba di tre mesi, respinta dall’ospedale di Boscotrecase perché il pronto soccorso è chiuso da tre anni e giunta senza vita all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. La procura della Repubblica di Torre Annunziata ha iscritto nel registro degli indagati due pediatri, uno di base e uno privato: i professionisti, come riportato da Il Mattino, erano stati contattati dai genitori della bambina, che già presentava delle difficoltà respiratorie, e avrebbero dato indicazioni di cura senza visitare la bimba e senza suggerire ai genitori di portarla in ospedale.

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Si tratta di un atto dovuto da parte della procura in vista della autopsia che è stata disposta per chiarire le cause del decesso della piccola (si sospetta che la bimba fosse stata colpita da bronchiolite), stabilire se cure tempestive o diverse avrebbero potuto salvarla, e se nella rete dei soccorsi ci sono state delle falle oppure no. Non è escluso che nelle prossime ore possano esserci altri indagati. Mentre il lavoro dei magistrati va avanti (il fascicolo è nelle mani del procuratore Nunzio Fragliasso, del procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dal pubblico ministero Marta Agostini), non si spegne il fuoco delle polemiche politiche. In una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione affari sociali puntano l’indice contro il presidente Vincenzo De Luca: la morta della bimba è «una tragedia che poteva essere evitata, visto che il pronto soccorso di Boscotrecase è chiuso ormai da tre anni e che il Movimento 5 Stelle ha ripetutamente sollecitato il governo e il presidente della Regione Campania De Luca a intervenire».

«A ogni tentativo di risolvere il problema, però, è risuonato sempre lo stesso ritornello: non ci sono abbastanza medici – aggiungono i grillini -. Improvvisamente, dunque, la carenza di personale sanitario smette di essere una criticità astratta e si trasforma in qualcosa di terribilmente concreto. Ma non possiamo non citare anche l’assetto decentralizzato della gestione sanitaria e l’estrema crisi in cui versa la sanità territoriale». I grillini chiedono quindi che venga eliminato «il tetto alla spesa per il personale per realizzare un immediato e imponente piano di assunzioni», che venga rivisto « il Titolo V della Costituzione per riportare la gestione della sanità in capo allo Stato» e che si acceleri «sulla realizzazione dei progetti del Pnrr sulla sanità territoriale». «Questa crudele vicenda, purtroppo, è un enorme campanello d’allarme, uno sguardo sul tragico futuro che aspetta il nostro Servizio sanitario nazionale se si continueranno a tagliare le risorse destinate alla sanità. Un futuro che, disgraziatamente, sta già diventando realtà», concludono i parlamentari.

giovedì, 28 Dicembre 2023 - 12:02
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