Panico a Napoli per un agguato alle 19 di stasera, a due passi dalla stazione centrale. In corso Arnaldo Lucci angolo via Toscano, due persone a bordo di uno scooter, con volto travisato, hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un 18enne, centrandolo alla gamba sinistra.
Leggi anche / Napoli, ucciso a 18 anni per una scarpa sporcata: fermato 20enne di Barra, il padre ucciso in un agguato di camorra
Il ragazzo, soccorso, non è in pericolo di vita. Poco dopo il ferimento, lo hanno trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini. Durante il raid, è stata anche colpita al gluteo una donna di 68 anni estranea ai fatti. Lei è stata trasferita all’Ospedale del Mare, e non è in pericolo di vita.
La dinamica è in fase di ricostruzione. Procede alle indagini la Squadra Mobile della questura. Ennesimo episodio, dunque, di criminalità con un giovane nei panni di vittima o responsabile. Si tratta di episodi divenuti, negli ultimi anni, sempre più frequenti a Napoli, tra risse e accoltellamenti o ferimenti con armi da fuoco commessi ai danni di ragazzi. Quasi sempre si registrano nel contesto della movida serale, ma possono avvenire, come nell’ultimo caso, anche in circostanze diverse. Spesso si assiste anche ad una osmosi tra soggetti giovani appartenenti a note famiglie camorristiche e bande comuni.
Impressionante anche il campionario di armi trovate nelle disponibilità dei giovani: pugnali, katane, mazze da baseball, bombe farcite di chiodi, kalashnikov, balestre, pistole artigianali, pipe bombs, fucili da cecchino. E ancora, tirapugni di acciaio, coltelli da cucina, asce medievali, mitragliatori, bombe a mano e addirittura razzi. Strumenti di morte sottratti anche alla criminalità organizzata ma soprattutto a giovanissimi. Armi utilizzate o semplicemente possedute durante la movida, nelle serate in giro per locali o addirittura a scuola, in aula. E la violenza non accenna a frenare.
mercoledì, 17 Gennaio 2024 - 21:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA
