Inchiesta sul voto di scambio a Melito, chieste 17 condanne: proposte pene fino a 20 anni

aula-tribunale-Napoli

L‘inchiesta sul voto di scambio a Melito, in provincia di Napoli, che nella primavera dello scorso anno ha terremotato la vita politica del Comune guidato da una coalizione di centrodestra giunge ad uno snodo decisivo. Nella giornata di oggi la procura ha chiesto la condanna di 17 persone imputate per i reati, contestati a vario titolo, di voto di scambio politico mafioso, attentati ai diritti politici del cittadino, associazione di tipo mafioso, corruzione, concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione. La requisitoria si è tenuta nel corso del processo che si sta definendo con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un tero della pena, dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Fabio Lombardo.

La condanna a 10 anni di reclusione è stata chiesta per l’ex sindaco Luciano Mottola, 39 anni, eletto nel 2021 alla guida di una coalizione di centrodestra e aderente a Fratelli d’Italia; 12 anni per l’ex presidente del Consiglio comunale Rocco Marrone; 12 anni e quattro mesi per il 26enne ex consigliere di FdI Antonio Cuozzo; 13 anni per l’imprenditore Emilio Rostan, padre dell’ex parlamentare Michela Rostan; 9 anni e quattro mesi per Vincenzo Marrone; otto anni e due mesi per Marco Ascione; 20 anni e otto mesi di reclusione sono stati poi chiesti per il 39enne Luigi Tutino e undici anni e sei mesi per Luciano De Luca, entrambi ritenuti esponenti del clan Amato-Pagano.

giovedì, 21 Marzo 2024 - 16:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA