Attentato a Mosca, l’Isis posta video: terroristi si filmano mentre uccidono. La Russia: «Vendicheremo i morti»


Le immagini sono raccapriccianti. E arrivano da chi l’attentato al Crocus City Hall di Mosca dice di averlo commesso. L’Isis, per la prima volta, ha postato su Telegram le immagini, riprese dagli stessi attentatori, del massacro dell’altro ieri che ha fatto 137 morti (accertati sino ad ora) e 80 feriti, e che è è l’attacco più sanguinoso rivendicato dall’Isis fino ad oggi sul suolo europeo, oltre che essere quello che ha fatto il maggior numero di vittime in Russia dall’assedio della scuola di Beslan del 2004.

La mossa che segue le rivendicazioni di venerdì e sabato, e che sembra volere chiudere le ipotesi di responsabilità dell’Ucraina evocate invece da Putin. In uno dei video postati, uno dei terroristi, che sembra essere il capo della cellula, incita gli altri a “ucciderli e a non avere pietà” e pronuncia due volte la frase ‘Allahu akbar’, Dio è grande, alzando il dito indice, gesto che indica che Dio è uno. Ma senza gridare, come in altri attentati dello Stato islamico. Il filmato dura un minuto e mezzo, scorrono scene disturbanti in cui diversi uomini armati di fucili d’assalto e coltelli, con i volti volutamente sfocati per non essere riconosciuti e la voce alterata, si muovono nell’atrio della sala concerti di Krasnogorsk, sparano raffiche di mitra, parlano tra di loro mentre si riprendono in video. In un ingresso e lungo un corridoio si vedono tanti corpi a terra: i terroristi mirano a bruciapelo anche alle persone già riverse sul pavimento. O che cercano di salvarsi nascondendosi dietro una porta. Qualcosa attira l’attenzione di uno di loro, che si avvicina a un uomo supino, immobile: infierisce più volte, a ripetizione, cercando di tagliargli la testa con un coltello. Alla fine il terrorista demorde, si sposta, l’uomo a terra trova la forza di girarsi su un fianco, il sangue scorre sul marmo della sala. L’uomo armato, magro e in maglietta, con una specie di porta munizioni intorno al torace e uno zainetto raggiunge gli altri assalitori.


La Russia, intanto, ha annunciato vendetta. La Russia prenderà di mira gli autori dell’attacco al Crocus City Hall, «da qualunque parte provengano e chiunque essi siano», ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, sul suo canale Telegram. «Vendicheremo ognuno (di coloro che sono stati uccisi e feriti). E coloro che sono coinvolti, indipendentemente dal loro Paese di origine e status, sono ora il nostro obiettivo principale e legittimo», ha affermato Medvedev. Sabato ci sono stati quattro arresti collegati all’attentato. I sospettati sono comparsi, oggi,davanti al Comitato investigativo della Federazione russa. Le agenzie russe hanno diffuso le immagini del loro arrivo. Si tratta dei quattro uomini arrestati nella regione di Briansk, alla frontiera con l’Ucraina, secondo il Comitato investigativo.

domenica, 24 Marzo 2024 - 18:57
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