Campi Flegrei, Manfredi: «Rischio eruzione assente (e fa gesto corna) ma bradisismo durerà mesi». La mappa del rischio

di Manuela Galletta

«Al momento un rischio eruttivo non c’è perché non è stato segnalato da nessuno degli indicatori dell’Ingv». Nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi caccia via, con lo scaramantico gesto delle corna, la paura più grande che, in queste ore, accompagna quanti vivono nella zona dei Campi Flegrei e nelle aree a ridosso. La forte scossa di terremoto di ieri sera, pari a una magnitudo di 4.4, e lo sciame sismico che ne è seguito hanno riacceso il timore di una imminente eruzione. «Facciamo gli scongiuri, dall’eruzione siamo lontani mille anni», insiste il primo cittadino. Ma il fenomeno bradisismico è realtà e, chiarisce subito Manfredi, «siamo in una fase che può continuare per mesi». Ecco perché, è l’ammonimento del sindaco, «non bisogna farsi prendere dal panico».

In una sala gremita di giornalisti, Manfredi mette dei punti fermi su questioni centrali. Si sofferma sulla comunicazione, sulla necessità di sgomberare il campo da notizia allarmistiche e allarmanti, soprattutto non aderenti alla realtà: «La cosa più difficile è riuscire a informare i cittadini, perché i cittadini devono sapere tutto ma al tempo stesso bisogna evitare le fake news: stanotte ho sentito parlare di esplosioni di gas, di frane, cose ovviamente false – dice Manfredi -. Noi dobbiamo dire tutto ma dobbiamo dire le cose vere. Bisogna evitare che ci siano speculazioni da persone che ci vogliono danneggiare». E la cosa vera, incalza Manfredi, è che «al momento un rischio eruttivo non c’è» e che la scossa di ieri sera, pur essendo «una scossa anomala», «rientra nei dati previsti, è purtroppo quella che ci aspettiamo».

Fa eco l’assessore con delega alla Protezione civile del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, che in conferenza illustra la mappa del rischio sismico stilata dal Governo per il decreto 140 sui Campi Flegrei: «Il terremoto di ieri sera è coerente con questa mappa» che «ha valore scientifico ed è bene ricordarlo». La zona più calda è quella evidenziata in giallo, che «è la zona dove c’è maggiore bradisismo». «Questa zona – spiega Cosenza – contiene Pozzuoli e un pezzetto piccolo di Bagnoli-Agnano». Tutto intorno c’è una zona azzurra: «E’ una zona di interesse sismico nella quale si stanno facendo le analisi di vulnerabilità degli edifici», dice Cosenza.

«Al di fuori di questa zona il Governo e la Commissione grandi rischi non ritengono che gli eventi bradisismi possano portare effetti significativi sulle costruzioni – aggiunge l’assessore -. È ovvio che le vibrazioni si sentono anche lontano. Da questa zona è fuori la Mostra d’Oltremare, l’ospedale San Paolo, e’ fuori viale Augusto, è fuori lo Stadio, è fuori Posillipo. Nella zona ci sono solo la zona della X municipalità e pezzettini di IX Municipalità». A sostegno delle sue affermazioni, Cosenza chiama in causa il sopralluogo effettuato nella scuola Madonna Assunta che è proprio a ridosso dell’area più calda: «Neanche i libri sono caduti per terra». Dunque, è la conclusione di Cosenza: «Paura sì, perché è comprensibile ma azioni sismiche no».

Le istituzioni ci provano a smorzare la tensione: «La paura è un sentimento irrazionale e ognuno di noi, anche chi conosce bene questi fenomeni, la paura ce l’ha sempre – dice Manfredi -. La paura è fisiologica, però, quello che dico ai napoletani è che c’è grande controllo, grande attenzione, mai questo territorio sia dal punto di vista geofisico che strutturale è stato controllato come adesso. Tutto è migliorabile, ma mai è stato fatto quello che è stato fatto adesso, quindi, cerchiamo di vivere il più normalmente possibile. C’è la massima attenzione da parte di tutti e avremo cura della sicurezza dei cittadini perché questa è la nostra responsabilità».

Nei fatti le verifiche sulle criticità evidenziate sono partite subite, così come sono state adottate decisioni a scopo precauzionale di grande impatto. Trentasei famiglie, a Pozzuoli, sono state sgomberate. Il carcere femminile di Pozzuoli è stato evacuato e le detenute trasferite altrove. Contestualmente sono in corso verifiche sull’istituto di pena minorile di Nisida, così come su infrastrutture e sistema dei trasporti.

Nulla viene lasciato al caso. Anche a Roma tengono i riflettori accesi. Domani pomeriggio a Palazzo Chigi il premier Giorgia Meloni sovrintenderà un vertice interministeriale per capire se sono necessari altri interventi da parte del Governo. Il comune di Pozzuoli è quello dove la popolazione soffre di più. Non a caso in serata il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha incontrato il sindaco Luigi Manzoni. «In questi momenti la prima cosa è occuparsi delle persone e poi mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati – dice Sangiuliano -. Adesso è necessario creare una gerarchia dei valori: al primo posto c’è l’integrità della popolazione residente dell’area interessata al bradisismo. Successivamente penseremo a progettare il futuro. Per i beni culturali presenti nei Campi Flegrei, inoltre, al momento non si evidenziano criticità». «Sono venuto qui per un atto di sensibilità morale ed etico e per abbracciare il sindaco di Pozzuoli con il quale collaboro su tanti progetti da portare avanti. Il Governo sta seguendo la situazione con la massima attenzione – aggiunge -. Ho voluto personalmente incontrare il primo cittadino per manifestare operativamente la vicinanza e soprattutto per fare il punto sulle iniziative previste per mettere in sicurezza gli abitanti e l’immenso patrimonio storico-archeologico».

martedì, 21 Maggio 2024 - 21:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA