Napoli, Cristina uccisa dall’elica dell’imbarcazione pirata. Salvo l’avvocato 34enne con lei sul kayak

Cristina Frazzica, morta nell'incidente in mare a Posillipo

Amava il mare e i viaggi. Cristina Frazzica è la vittima dell’incidente in mare verificatosi ieri nello specchio d’acqua di Posillipo dinanzi a villa Rosebery, la residenza napoletana del presidente della Repubblica. Trent’anni, Cristina abitava a Pavia. Si trovava a Napoli per ragioni di studio: laureata in Biotecnologie (a Milano), stava frequentando il percorso di Alta formazione PharmaTech Academy all’Università degli studi Federico II di Napoli. Le sue passioni, i suoi sogni sono però affogati in mare. Colpa di un incidente pare provocato da una imbarcazione poi allontanatasi senza prestare soccorso.

Cristina si trovava su un kayak insieme ad un 34enne, un avvocato di San Giovanni a Teduccio. Erano le 17.30, quando una imbarcazione li ha speronati. Il kayak si è ribaltato, Cristina e l’amico sono finiti in acqua. Cristina è stata ferita dall’elica dell’imbarcazione dileguatasi. Per lei non c’è stato nulla da fare. Il 34enne, invece, è stato tratto in salvo da un altro avvocato napoletano che era alla guida di un’altra imbarcazione in transito. La procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta e sta procedendo, per ora contro ignoti, per i reati di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Una morte atroce, quella di Cristina.

A lei il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli ha dedicato un messaggio sui social, ricordando l’impegno nella ricerca della giovane. «Da novembre ha intrapreso con entusiasmo e passione le lezioni, le attività laboratoriali e sperimentato nuove tecniche e tecnologie per i farmaci a Rna presso il Complesso di Scampia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – si legge sui social-. A fine giugno avrebbe completato il suo tirocinio presso una delle aziende con sede in Campania, la Nouscom, che l’aveva contesa, con altre, nella fase di selezione. A luglio avrebbe concluso il percorso formativo e si sarebbe aperta per lei la strada da professionista al servizio della salute umana».

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lunedì, 10 Giugno 2024 - 16:21
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