Arrestato il braccio destro del boss Mauro: D’Alterio ‘stanato’ a Giugliano sfuggì al blitz contro il clan del rione Sanità

Carabinieri

Era l’unico indagato ad essere riuscito a sfuggire al blitz che il 26 novembre ha decapito il clan Mauro, il gruppo criminale attivo nella zona dei Miracoli alla Sanità. Biagio D’Alterio, indicato dalla procura come il braccio destro del boss Ciro Mauro (finito in carcere), è stato arrestato questa mattina. Il 52enne si nascondeva a Giugliano. Al momento dell’irruzione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, nell’appartamento era presenta anche il 55enne Francesco Belfiore, di Giugliano, che è stato arrestato: a lui viene contestato il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Il 55enne era in possesso di 55 grammi di hashish suddivisi in 61 dosi.

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Altra droga è stata rinvenuta in una vettura parcheggiata fuori l’abitazione: all’intervento vi erano 105 grammi di marijuana pronti per essere tagliati e smerciati. I carabinieri stanno lavorando per capire a chi va attribuita la paternità di questa sostanza stupefacente. Dopo le formalità di rito, D’Alterio è stato condotto in carcere a Secondigliano, mentre Belfiore è stato trasferito a Poggioreale.

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D’Alterio dovrà ora comparire dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia scaturito dall’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere in base alla quale gli sono contestati i reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione aggravata, porto e detenzione aggravata di arma comune da sparo e detenzione e cessione di sostanza stupefacente.

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Le accuse sono cristallizzate nell’ambito dell’inchiesta battezzata “Stella nera” che ha consentito alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli di fotografare quattro anni di attività criminale del clan Mauro, dal 2013 al 2017, e che ha consentito agli inquirenti di disegnare un quadro quanto mai attuale dei traballanti equilibri criminali che in questo periodo hanno visto protagoniste le diverse famiglie criminali della Sanità che si sono divise la gestione degli affari illeciti dopo l’uscita di scena dei Lo Russo di Miano, clan quest’ultimo che si era allungato nella Sanità all’indomani del declino della storica cosca dei Misso.

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venerdì, 6 Dicembre 2019 - 07:21
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