Comune che vai, disguidi che trovi. Se a Portici e a Pozzuoli le operazioni di voto sono state rallentate, e forse penalizzate, dal black out delle stampanti per il rilascio delle tessere elettorali (i due Comuni si sono attrezzati in modo diverso per risolvere il problema); se a Ercolano una scuola s’è scoperta inadeguata ad accogliere persone diversamente abili costrette sulla sedie a rotelle; a Pollena Trocchia scoppia il caso della scheda ‘riciclata’. Nell’istituto sito al rione Tartaglia una donna si è vista consegnare le due schede utili a votare: una volta entrata in cabina, ha preso la matita e ha scorso i ‘fogli’ per cercare il simbolo che intendeva sostenere. E’ a questo punto che si accorta che entrambe le schede erano già ‘scritte’. C’era cioè un simbolo già barrato. La donna a questo punto è tornata dal presidente e ha chiesto: “Ma mi avete dato schede già usate?”. Imbarazzo generale e consegna alla donna di due schede nuove, che alla fine della votazione sono state inserite nelle apposite urne sotto lo sguardo vigile della elettrice. Resta però la domanda: che fine hanno fatto le due schede ‘riciclate’ (di sicuro erano schede regolarmente votate che per distrazione non erano state inserite nelle urne)? Sono state inserite o ‘cassate’?. Il mistero resta considerato che l’elettrice che si è accorta del riciclo non ha avvisato la polizia, ma ha segnalato solo il disguido al presidente del seggio e poi, tornata a casa, ha comunicato l’anomalia su Facebook facendo diventare di dominio pubblico l’accaduto.
domenica, 4 Marzo 2018 - 19:29
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