Il Pd e il new deal, Maurizio Martina: «Ricominciamo dai nostri 6000 circoli»
Il segretario ad interim sceglie Fuorigrotta

Matteo Renzi
Matteo Renzi (foto Kontrolab)

L’indicazione del Pd nazionale è ripartire dal basso. Ricominciare dai circoli, ricominciare dal perduto rapporto col territorio e coi cittadini che è stata tra le cause della fuga degli elettori dal partito democratico. Maurizio Martina, nuovo traghettatore ad interim dei democrat dopo le dimissioni (adesso ufficiali) di Matteo Renzi dalla carica di segretario nazionale, detta la nuova linea di un gruppo dilaniato dalla guerra interna e bastonato dal voto delle Politiche. «Abbiamo seimila circoli, realizziamo seimila assemblee aperte tra venerdì, sabato e domenica prossimi», dice. E per inaugurare il new deal Martina si mette in gioco in prima persona. Lui partirà da Napoli. Da Fuorigrotta per l’esattezza. E, forse, la scelta di ricominciare dal capoluogo partaneopeo non è un caso: qui c’è una spaccatura profonda all’interno del partito, una spaccatura già evidente dalle amministrative del 2016. «Ripartiamo – ha aggiunto – con umiltà e unità. Solo noi possiamo essere l’alternativa popolare ai populisti. In ballo non ci sono i destini personali, ma la prospettiva e il futuro della sinistra italiana ed europea. Mettiamo in prima fila la nostra comunità e lasciamo in ultima fila le correnti. Proviamo tutti a fare qualche intervista in meno e qualche assemblea in più. Apriamo subito le nostre sezioni, ascoltiamo iscritti ed elettori, chiamiamoli a raccolta, riflettiamo con loro. Ripartiamo dal basso e dal nostro popolo».

lunedì, 12 Marzo 2018 - 16:30
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