Stop al sussidio per le ragazze madri Protesta in mattinata ad Acerra

Il Comune di Acerra

Protesta in mattinata di un’ottantina ragazze madri di Acerra. Le donne hanno chiesto a gran voce di rientrare nei fondi regionali erogati per il contrasto alla povertà dopo che la Regione ha eliminato il sussidio loro dedicato. Le donne, che con grandi difficoltà crescono da sole i propri figli, chiedono un assegno mensile al Comune; ma dalla sede del Municipio hanno fatto sapere che difficilmente il contributo potrà essere erogato dato che il fondo regionale è stato soppresso. Tuttavia dal Comune di Acerra un piccolo passo è stato fatto: l’Ente locale, infatti, ha garantito il sussidio alle mamme fino allo scorso dicembre per la quota di competenza comunale, impegnando altri fondi, per evitare difficoltà improvvise. Le risorse, però, scarseggiano e tutto si è bloccato. «Il sussidio era una boccata di ossigeno per molte ragazze madri, separate o vedove – spiega Filomena De Falco, presidente dell’associazione ‘Mamme unite’ di Acerra – molte di noi lo utilizzavano per visite mediche, per comprare vestiario ai bambini, o per l’acquisto di materiale scolastico. Ma ad un tratto i fondi sono stati soppressi e la Regione ha deciso di erogare i fondi per il contrasto alla povertà, nei quali solo una piccola percentuale di ragazze madri rientra, in quanto in tante si appoggiano alla famiglia di origine. Il sindaco Raffaele Lettieri a dicembre ci aveva lo stesso garantito un assegno per la parte di competenza comunale, ma noi vorremmo rientrare in quei fondi erogati dalla Regione che potrebbero essere un vero aiuto per chi è in difficoltà come una mamma che cresce i propri figli da sola».

lunedì, 19 Marzo 2018 - 16:28
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