Napoli a rischio crac: nuove liti nel Pd Furia Valente: provvedimenti per chi
non è in linea col partito

Valeria Valente
di Manuela Galletta

Neppure la ‘causa de Magistris’ riesce a mettere d’accordo le litigiose anime del Pd di Napoli. Anzi, le contrapposizioni interne riemergono con prepotenza proprio alla vigilia della manifestazione di piazza che una rete di 40 realtà cittadine, tra associazioni e civiche, ha organizzato per contestare, o informare per usare le parole dei promotori dell’iniziativa, la rappresentazione che il sindaco de Magistris va facendo da settimane sui ‘debiti’ del Comune di Napoli. Bruna Fiola, consigliere regionale, e Alessia Quaglietta, consigliere comunale, sono gli ultimi esponenti del Pd, in ordine di tempo, a tirare calci all’indirizzo del consigliere comunale, nonché senatore del Pd, Valeria Valente, che più di altri all’interno del partito sta legando il suo nome e la sua persona alla guerra contro la gestione delle casse comunali fatta in questi sette anni e mezzo dal primo cittadino. «Vorrei capire e sapere dove, quando e chi ha deciso che domani il PD, sia a livello regionale che provinciale, debba partecipare ufficialmente alla manifestazione con la Lega», scrive Bruna Fiola, insinuando così il tarlo che la partecipazione della Valente alla conferenza stampa di lancio della manifestazione sia stata frutto di un’iniziativa personale. Alessia Quaglietta sottoscrive il pensiero della collega e, non appena giunge notizia che anche Forza Nuova parteciperà al ‘sit-in’ contro DeMa, alza il tiro della polemica: «E’ inopportuno: il Pd ha sempre sostenuto la propria estraneità alle destre, eppure saranno in piazza insieme. Invito, quindi, il segretario provinciale Massimo Costa a convocare i consiglieri municipali, i consiglieri  comunali, i consiglieri metropolitani, i segretari di circolo, i consiglieri regionali nonché i dirigenti del Partito, al fine di aprire una discussione sulla opportunità di decidere insieme una nuova manifestazione, a sostegno della città e contro la versione “rivista e corretta” del Sindaco De Magistris».
Già giovedì, a poche ore di distanza dell’intervento della Valente alla conferenza cui ha partecipato in rappresentanza della Lega Gianluca Cantalamessa, sono venuti fuori i primi mal di pancia in casa Pd. Ha aperto le danze delle critiche alla senatrice il capogruppo in consiglio comunale Federico Arienzo, contestando a mezzo Facebook e sotto forma di comunicazione ufficiale (peraltro firmata dai consiglieri Qualietta e Madonna) la scelta della Valente di esporre all’esterno di alcuni balconi del Palazzo che ospita gli uffici del Consiglio comunale uno striscione anti-Dema. «E’ un’iniziativa personale. La linea del Pd è quella di lasciare il Palazzo fuori dalla propaganda politica», ha scritto Arienzo. Poche ore dopo è stato il turno di Gianluca Daniele, consigliere regionale, che ha posto l’accento sulla presenza allo stesso tavolo del Pd (Valente) e della Lega (Cantalamessa), mostrandosi indignato: «Scene del genere fanno rabbrividire i nostri elettori», ha scritto su twitter. Morale della storia: Valeria Valente si ritrova schiacciata dalle critiche anche all’interno del suo partito. A dispetto di tutti i proclami all’unità più volte lanciati dal segretario provinciale del Pd Massimo Costa all’indomani della sonora batosta che il partito ha rimediato alle Politiche.
Uno scenario che manda su tutte le furie la stessa senatrice. Che, in occasione dell’intervista rilasciata al nostro giornale sulla questione ‘debiti’ (vedi servizio a pag. 6) replica così alle stilettate di Federico Arienzo e Gianluca Daniele. «Mi farebbe piacere che all’interno del partito si litigasse per via di posizioni diverse. Ma qui si litiga per dinamiche strumentali di bassa cucina e questo grida vendetta», commenta Valeria Valente. Che poi bacchetta uno ad uno i suoi detrattori: «Arienzo non ha espresso una sola parola quando ad esporre lo striscione su Palazzo San Giacomo è stato il sindaco de Magistris. E invece ha impiegato dieci minuti per contestare me, che sono del suo stesso partito, per una scelta chiaramente dal sapore provocatorio. Eppure stiamo entrambi all’opposizione, all’opposizione del sindaco – incalza Valente – Quanto a Daniele, la strumentalità delle sue parole è lampante. Il disastroso stato della città impone a tutti di fare un passo indietro rispetto a personali valutazioni». Infine un monito ai colleghi di partito: «Vorrei ricordare che la linea del Pd è di lotta a de Magistris. E io questa linea la interpreto alla lettera». Non può dirsi altrettanto per alcuni consiglieri della Città metropolitana che invece hanno accettato le deleghe loro conferite all’improvviso dal sindaco metropolitano de Magistris in un ‘rimpasto’ deciso in sordina. A testimoniare che il Pd viaggia a due velocità: «Ci vorrebbe un partito più rigido – suggerisce Valeria Valente – Ci vorrebbero provvedimenti contro chi prende decisioni che vanno a scapito la linea del partito».

sabato, 14 Aprile 2018 - 15:00
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