Atleta italiana aggredita per il colore della pelle, ma Di Maio nasconde la testa sotto la sabbia: «Non c’è allarme razzismo»

Daisy Osakue, primatista italiana under 23 di lancio del disco, aggredita per il colore della pelle

La foto dell’aggressione subita da Daisy Osakue è di quelle che ti colpisce dritto allo stomaco. Con la violenza di un pugno. L’occhio sinistro tumefatto, le lacrime che le rigano il viso. Daisy, 23 anni e di origini nigeriane, è stata aggredita a Moncalieri (in provincia di Torino) per il colore della sua pelle. Un atto vile, firmato da un gruppo di ragazzi che si sono scagliati contro una ragazza indifesa: le hanno lanciato in faccia un uovo da un’auto in corsa. Una violenza che calpesta ingiustamente la dignità di una persona. Una violenza, purtroppo l’ennesima, che testimonia l’aumento allarmante di episodi di intolleranza nei confronti delle persone di colore, a dispetto di quanto alcuni politici si ostinano ad affermare.
Luidi Di Maio, intervistato stamattina a ‘Omnibus’ su La7’, si ostina a mettere la testa sotto la sabbia: «Non credo ci sia un allarme razzismo», dice. E tra le righe sminuisce gli episodi di cronaca, registrati in tutta Italia, di aggressione a persone di colore. «Si sta usando questo argomento perché chi è di sinistra e non lo è più lo usa per accusare Matteo Salvini di essere di estrema destra», osserva. Ma il problema è che qui non è né una questione di destra né di sinistra. E’ una questione di barbarie. E il volto di Daisy Osakue lo racconta meglio di mille parole. Racconta di un’insofferenza, di un odio ingiustificato verso l’altro, verso il prossimo. Verso persone, come Daisy, che vengono discriminate solo per il colore della pelle. Nonostante siano perfettamente integrate. Nonostante abbiano portato alto il nome dell’Italia in prestigiose competizioni sportive. Daisy è italiana a tutti gli effetti. E’ nata a Torino da genitori nigeriani emigrati. Ed è diventata primatista italiana under 23 di lancio del disco. Lei, l’Italia, la onora tutti i giorni coi suoi sacrifici nell’ambito sportivo. Ma una certa parte dell’Italia non la merita.

—>> Leggi anche: 

Gli insulti all’avvocato del prete pedofilo e la necessità di insegnare il Diritto a scuola per arginare l’ondata di odio immotivato

lunedì, 30 Luglio 2018 - 12:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA