Febbre del Nilo, encefaliti da zecche e malattie dal nome strano: il cambiamento del clima che aumenta i rischi

Ospedale
Una corsia d'ospedale

Gli esperti dicono che la colpa è del cambiamento del clima. Fatto sta che in Italia sono arrivate e stanno per arrivare malattie che nello ‘Stivale’ si fa fatica a memorizzare. La ‘Febbre del Nilo’ che sta colpendo il Nord-Est ma ha fatto registrare casi anche in Sardegna, sembra destinata a lasciare il passo a nuove malattie ‘dal nome strane’. «Siamo tutti un po’ sorpresi dalla velocità con cui questi cambiamenti stanno avvenendo – afferma Jan Semenza dell’Ecdc- Zanzare e zecche sono animali a sangue freddo e sono influenzati dalle temperature. Ad alte temperature si riproducono più velocemente, e questo avviene anche per i patogeni che portano».
Per ora però a preoccupare è proprio la Febbre del Nilo (West Nile, in inglese) che sino ad oggi ha fatto registrare oltre 255 casi, cinque volte più dell’anno scorso, e 11 morti. L’ultima vittima è una donna anziana del Mantovano, che era affetta già da altre patologie; mentre l’ultimo caso di contagio si è fatto registrare nella giornata di oggi a Piacenza. Ma quest’anno gli esperti hanno registrato quest’anno un aumento delle encefaliti da zecche in Europa centrale e meridionale. Già nel 2017 uno studio del Cdc segnalò che tra il 2004 e il 2017 le malattie causate da zanzare, zecche e pulci erano triplicate, fino ad arrivare a 640mila casi. Lo scorso anno proprio il nostro paese insieme alla Francia è stato colpito da un’epidemia di Chikungunya, virus che insieme a Zika potrebbe diventare sempre più frequente perché può essere trasmesso anche dalla zanzara tigre. Dagli aeroporti di Roma e Milano, sottolinea uno studio di Semenza, passa metà dei passeggeri diretti in Europa provenienti dai paesi in cui la dengue, la cui zanzara vettore però non è presente nel paese, è endemica.

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sabato, 25 Agosto 2018 - 17:54
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