L’inferno di fuoco in Tangenziale, Allianz paga i danni: 273 richieste di risarcimento

Camion esplode in Tangenziale a Bologna
L'incendio in Tangenziale a Bologna per l'esplosione di un camion
di Serena Finozzi

Danni ad abitazioni private e ad attività commerciali, e lesioni personali. Sono 273, ad oggi, le richieste di risarcimento fatte ad Allianz, la compagnia assicuratrice della Fratelli Loro spa, proprietaria dell’autocisterna che esplose sulla Tangenziale di Bologna dopo aver tamponato un mezzo pesante, nel primo pomeriggio del 6 agosto scorso. Un inferno di fuoco che squarciò il viadotto di collegamento tra l’A1 e l’A14, nella zona di Borgo Panigale, causando il ferimento di 144 persone e la morte di due. A perdere la vita furono l’autista del camion, Andrea Anzolin, 42enne vicentino (deceduto sul colpo), e un 81enne bolognese, morto in ospedale dopo esser stato travolto in casa sua, prossima al viadotto, dall’onda d’urto dell’esplosione.

Allianz risarcirà anche i ticket sanitari
Oggi, a nemmeno 20 giorni dalla tragedia di Bologna, Allianz assicura che sta «procedendo con rapidità a risarcire i danneggiati», che prosegue «la proficua e costante collaborazione con il Comune di Bologna ed è stata attivata quella con la Regione Emilia-Romagna, cui Allianz ha dato la propria disponibilità al rimborso delle spese di esenzione dei ticket sanitari, deliberata dalla Regione». Una scelta accolta con soddisfazione dall’assessore alla Salute, Sergio Venturi, che ha precisato: «Per noi, al primo posto, c’è sempre stato l’impegno ad essere vicini alle esigenze dei feriti. Per questo abbiamo deciso da subito di esentare dal ticket sanitario ogni prestazione legata al terribile incidente del 6 agosto. Crediamo – ha concluso – che anche la scelta di Allianz riconosca il nostro impegno ad essere vicini a chi, proprio malgrado, si è trovato coinvolto in questa vicenda».

I danni
Due le vittime dell’incidente, oltre 140 i feriti (tra i quali 11 carabinieri e due agenti della polizia stradale). Molte di più le persone costrette a fare i conti con le conseguenze dell’esplosione, tra proprietari di abitazioni (due famiglie che all’indomani dell’incidente furono fatte allontanare dalle proprie case) e di attività commerciali lesionate dall’esplosione. Senza contare i danni ingenti riportati dagli edifici pubblici presenti nella zona, a partire dalla ex sala consiliare del quartiere fino alla ex sede della polizia municipale, passando per due istituti scolastici – la scuola dell’infanzia comunale Villa May e la primaria Fiorini. A fare la conta dei danni ci pensò, a due giorni dall’esplosione, l’assessore comunale alla Protezione civile, che stimò in 10 milioni di euro la somma necessaria al ripristino dello stato dei luoghi. «Ci sono 5 milioni di euro di danni solo per le due concessionarie di auto – spiegò – poi ci sono i negozi e le case. Contiamo i danni a due scuole della zona, in fase di quantificazione, alla sede del quartiere di Borgo Panigale. Danni anche all’illuminazione della zona». Non meno di 5 i mesi che, secondo il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, saranno necessari per la ricostruzione del viadotto autostradale crollato.

La dinamica dell’incidente
Erano le 14 del 6 agosto quando, come si evince chiaramente dalle registrazioni delle telecamere della Tangenziale, l’autista dell’autocisterna tamponò un camion condotto da un casertano, che lo precedeva mentre il traffico sulla strada costringeva a procedere a bassa velocità. Poi l’esplosione e le fiamme, il fumo nero e il crollo del ponte della Tangenziale. E ancora esplosioni, quelle delle auto di due concessionarie presenti nella zona e raggiunte dall’incendio, delle vetrine dei negozi e delle finestre delle case. Decine e decine i feriti: tra loro anche 3 poliziotti e undici carabinieri, giunti sul posto per prestare soccorso. Immediata la chiusura dell’autostrada sul raccordo di Casalecchio: una decisione presa non solo per favorire i soccorsi ma anche per il timore di altri crolli. A fine giornata furono circa 70 le persone ricoverate all’ospedale Maggiore. In 20 furono trasportati al policlinico Sant’Orsola e in quattro al Rizzoli. Altri, quelli che avevano riportato ferite più lievi, raggiunsero autonomamente gli ospedali di Vazzano, San Giovanni in Persiceto e altri nosocomi della provincia. Difficile accertare cosa abbia causato il tamponamento a catena all’origine della tragedia. Si è ipotizzato un colpo di sonno o una distrazione del conducente dell’autocisterna, ma l’azione del fuoco che ha devastato ogni prova ha ‘imposto’ una rapida chiusura delle indagini da parte della Procura.

La riapertura dell’autostrada
A tre giorni dall’incidente, Autostrade comunicò che «meteo permettendo, la completa riapertura al traffico della carreggiata autostradale e della tangenziale sud è prevista entro la metà del mese di ottobre». In quella stessa circostanza, la società presentò a Comune e Regione il progetto di ricostruzione, che «comprime di circa tre mesi i normali tempi di intervento». Oggi, invece, a mettere in forse il cronoprogramma dei lavori c’è l’ipotesi che il Governo, all’indomani dei fatti di Genova, voglia effettivamente procedere alla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Un rischio ‘paralisi’ per Bologna, evidenziato nei giorni scorsi anche da alcuni esponenti del Pd del capoluogo emiliano. In proposito, Andrea De Maria e Gianluca Benamati presenteranno la prossima settimana un’interrogazione al premier Giuseppe Conte e al ministro delle Infrastrutture, Toninelli. «Società Autostrade – ricordano i dem – sta già operando per il ripristino del raccordo autostradale a Borgo Panigale, sta finanziando e dovrà realizzare il cosiddetto Passante di Mezzo, opera fondamentale e prioritaria per una migliore e più sicura viabilità del nodo di Bologna e priorità per il Paese». Sul progetto era stata convocata la Conferenza dei servizi per il 13 settembre, poi rinviata. Il ministero sta infatti studiando soluzioni alternative ma, sostengono i dem, «possibili modifiche e revisioni del progetto, giunti a questo stadio dell’opera, potrebbero mettere in discussione il finanziamento e la realizzazione dell’infrastruttura».

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lunedì, 27 Agosto 2018 - 11:32
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