Migranti, crisi diplomatiche ed economia L’Unione europea pensa all’ora legale

Jean-Claude Juncker (foto pagina Fb)

Tra crisi economica, caos migranti e problemi diplomatici i vertici dell’Unione europea non sanno più che fare. Tutto non si può fare, ma da qualcosa si dovrà pur cominciare. Ed è così che i ‘capi’ dell’Ue hanno deciso di dedicarsi anima e corpo a un argomento che interessa proprio a tutti (si fa per scherzare): l’ora legale. Lo straordinario esempio di democrazia partecipativa in salsa europea (una consultazione pubblica) ha decretato che una parte dei paesi del Nord Europa e qualcuno dell’Est non ama spostare le lancette dell’orologio (circa 6 milioni di persone – più o meno gli abitanti della Campania). Ma la questione dell’ora legale è importante e così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha annunciato che il cambio di ora – che avviene in primavera e in autunno – non ci sarà più. La proposta della Commissione sarà di adottare l’ora legale per tutto l’anno, abbandonando il passaggio semestrale all’ora solare durante il periodo più freddo dell’anno. Per modificare le disposizioni sull’ora legale nell’Unione Europea, la Commissione dovrà prima convincere i governi dei 28 e poi l’Europarlamento. Infine dovrà arrivare una decisione adottata a maggioranza. Crisi economica, caos migranti e problemi diplomatici. Al rientro dalle ferie è meglio partire dall’ora legale, sicuramente interessa a più persone. 

venerdì, 31 Agosto 2018 - 17:57
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