Coronavirus, via al decreto liquidità: prestiti alle imprese e scudo dello Stato per le aziende italiane. Ecco le novità

giuseppe conte
Giuseppe Conte

Ultimi aggiustamenti e confronti, poi il Consiglio dei ministri (previsto per questa mattina alle 11,30) ed infine dovrebbe essere definito il ‘decreto liquidità’, il provvedimento che dispone nuove misure economiche in favore di lavoratori, impresi e Comuni. Un’iniezione di 10 miliardi di euro circa, con uno scudo anti-scalata a difesa delle aziende italiane in grave crisi in questo periodo e la possibilità di prestiti per le imprese. Guardia nel dettaglio cosa prevede, al netto della possibilità di ulteriori cambiamento ed inserimenti in corso d’opera.

Il ‘decreto liquidità’ prevede che le imprese possono chiedere prestiti con garanzia dello Stato per un massimo del 25% del loro fatturato, a tasso zero (o quasi). Il prestito dovrebbe poi essere restituito con una rateizzazione in sei anni e, fino a 25mila euro viene erogato immediatamente. Fino ad 800mila euro invece si dovrà passare per un’istruttoria sull’istanza presentata dall’impresa fatta dalla banca che concede il prestito.

Cliccando sul link si potranno consultare tutte le misure economiche del Governo e della Regione Campania legate all’emergenza Coronavirus: https://www.giustizianews24.it/category/economia/

Arriva lo scudo dello Stato per difendere le imprese nazionali quotate in borsa che potrebbero subire, in questa fase di indebolimento, i tentativi di ‘scalata’ da investitori esteri. Si estende dunque la cosiddetta ‘golden power’ (già attiva su settori come l’energia, la difesa, le telecomunicazioni) e coprirà anche i settori alimentare, sanità, banche, assicurazioni: sia per le grandi che per le medio-piccole imprese. Lo scudo varrebbe anche tra i Paesi Ue. Per proteggere le imprese si attiverà anche un ulteriore meccanismo di difesa che consentirà la nazionalizzazione attraverso Cassa depositi e prestiti. In sostanza, la Cassa concede prestiti e poi li trasforma in quote di capitale così entrando nel Libro soci.

Vengono rinviate di due mesi le scadenze fiscali; per Irpef, Iva e altri tributi si proroga la scadenza con ulteriore ampliamento della platea dei destinatari (fatturati fino a 50 milioni di euro, la sospensione opera per il -33%; fatturati sopra i 50 milioni, sospensione con -50%). Prevista anche la riduzione degli acconti. Con il nuovo rinvio delle scadenze fiscali inoltre i Comuni potranno far slittare il pagamento dell’Imu.

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lunedì, 6 Aprile 2020 - 10:22
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