Fase 2, ingressi contingentati sui mezzi pubblici: marker sui sedili e mascherine, ma il vero ‘incubo’ è l’ora di punta

coronavirus
(Foto Kontrolab)

Distanziamento sociale ed obbligo di mascherine: così, dal 4 maggio, riprenderemo a viaggiare sui mezzi pubblici in Italia. L’imperativo categorico è: non affollare i mezzi pubblici, vera mina vagante del contagio. E per farlo, il Governo lavora anche all’allungamento della settimana lavorativa: non più cinque ma sette giorni di lavoro per riuscire a modulare meglio l’accesso a bus e treni.

Indossarle appena si sale sulla metro o sull’autobus ed il treno sarà un obbligo. Potrà trattarsi di semplici dispositiva di stoffa, ma in ogni caso non potranno rendere la persona ‘immune’ dal distanziamento sociale, unica vera misura preventiva che, sui mezzi pubblici, sarà davvero complicato da rispettare. Si dovrà stare lontani almeno un metro, quindi via agli accessi contingentati ed ai marker sui sedili che indicheranno dove si potrà sedere.

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I mezzi quindi avranno un numero massimo di passeggeri, in modo da garantire la distanza di un metro. Per garantire il distanziamento, inoltre – che verrà ricordato ai passeggeri anche con messaggi sonori -, sono previsti flussi differenziati (con l’apertura differenziata delle porte) per la salita e la discesa dai mezzi, ma anche per l’accesso e l’uscita dalle stazioni e dagli aeroporti. Il mantenimento delle distanze va garantito (con segnaletica e percorsi guidati) anche negli spostamenti all’interno delle stazioni e nelle aree di attesa e sosta dei passeggeri.

Le stazioni ferroviarie verranno dotate di dispenser e sono previste limitazioni per l’uso delle sale d’attesa. Tutto questo sarà demandato alle società di trasporto, che dovranno attuare interventi gestionali e misure organizzative per garantire il contingentamento degli ingressi alle stazioni, degli accessi ai mezzi e il mantenimento della distanza nelle stazioni e alle fermate dei bus. Sospesa anche la bigliettazione a bordo, laddove ancora viene fatta. Infine, è prevista una maggior frequenza dei mezzi pubblici nelle ore di punta.

Obbligo di mascherine anche per il trasporto non di linea, per il quale si suggerisce di dotare le vetture di divisori, mentre per le vetture omologate per 6 o più passeggeri l’obbligo è di far salire non più di due passeggeri per ogni fila di sedili. Confermata la misurazione della temperatura in tutti gli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie (non in metro): in particolare ci saranno termoscanner nei grandi hub e misurazione della temperatura ai terminal di imbarco di partenza e arrivo degli altri aeroporti e ai gate delle stazioni dei treni. Aumenteranno anche le macchinette per i biglietti self service, che verranno sanificate più volte al giorno, mentre degli adesivi a terra aiuteranno gli utenti a mantenere la giusta distanza.

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lunedì, 27 Aprile 2020 - 09:53
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