Fu di due feriti ed un negozio gravemente danneggiato il bilancio della notte di terrore vissuta dai residenti in via Mazzini a Pollena Trocchia il 5 settembre del 2019. Per quel raid oggi i carabinieri della Tenenza di Cercola e gli agenti della Squadra mobile di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di uno dei presunti responsabili, L.A.; obbligo di dimora invece per P.F. e S.S., indagati per lo stesso episodio. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Nola, le accuse sono (a vario titolo) di tentata estorsione, detenzione e porto abusivo di materiale esplosivo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il 5 settembre 2019 i tre fecero brillare un ordigno esplosivo davanti alla saracinesca di un esercizio commerciale lungo la via Mazzini, provocando gravi danni allo stabile e due feriti. Nella stessa notte l’esecutore materiale dell’attentato dinamitardo, rimasto egli stesso vittima dell’esplosione, fu arrestato in flagranza.
Dal prosieguo dell’attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura di Nola sono emersi ulteriori elementi che hanno consentito, da un lato, di identificare gli altri partecipi a vario titolo all’esplosione e, dall’altro, di individuare le ragioni di una tale allarmante condotta. Invero, L.A. è gravemente indiziato di essere stato il mandante dell’attentato al fine di intimidire i promissari acquirenti di un immobile dallo stesso venduto a non proseguire nel giudizio civile intrapreso per la risoluzione della vendita, trattenendo indebitamente la somma di 120.000 euro già ricevuta a titolo di caparra, nonché mettendo di nuovo in vendita lo stesso immobile.
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lunedì, 25 Maggio 2020 - 09:20
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