‘Immuni’ disponibile sugli smartphone degli italiani, critico Salvini: «Non la scarico, non do i miei dati ai cinesi»


E’ disponibile da oggi la app Immuni, lo strumento digitale che consentirà su base volontaria ai cittadini di mappare i contatti con eventuali individui contagiati ed asintomatici. La app è disponibile sugli store online di Google ed Apple, è gratuita e – nelle Regioni in cui il test è attivo – è collegata al Sistema sanitario nazionale. La sperimentazione nelle 4 Regioni (Marche, Liguria, Puglia e Abruzzo) durerà 10 giorni, dopodiché potrà essere scaricata anche dai cittadini di altre Regioni che attualmente la ‘vedono’ nei loro store digitali ma non possono accedere ai servizi.

«A cominciare saranno da lunedì 8 giugno le Regioni Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia – scrivono in una nota congiunta il ministro della Salute, dell’Innovazione e la presidenza del Consiglio –  Dotarsi da adesso dell’app permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio. I servizi sanitari regionali potranno gradualmente attivare gli avvisi dell’app».

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L’App Immuni offre la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19, secondo l’epidemiologo della task force del Governo Pierluigi Lopalco uno è uno «strumento utile» perché, in caso di contagio di una persona, «ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere». Una volta installata basterà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico: saranno gli smartphone sui quali è presente l’app – quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro – a scambiarsi dei codici generati automaticamente e in maniera anonima.

Non mancano voci critiche, come quella del leader della Lega Matteo Salvini che a ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4 ha dichiarato che non la scaricherà: «Non mi scarico la app Immuni. Sino a quando non sono sicuro che i dati degli italiani, la loro vita privata, non vadano in mano a qualcuno che ha magari soci cinesi ci penso 18 volte. Perchè la Cina non è una democrazia».

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martedì, 2 Giugno 2020 - 08:28
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